Eni a Taranto, previste le scorte sino a lunedì
Scorte di greggio sino a lunedì, poi per i circa 1500 lavoratori della raffineria di Taranto il futuro è incerto, con il rischio di restare a casa in conseguenza dello stop all’estrazione in Val d’Agri.
E da Confindustria Taranto arrivano frasi polemiche: “Taranto non può permettersi di perdere neppure un solo posto di lavoro. Le parole dell’ amministratore delegato di Eni, oltremodo condivisibili, ci preoccupano”, ha detto il presidente di Confindustria Taranto, Enzo Cesareo, sulla falsariga di quanto espresso dall’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.
“Taranto vive dal petrolio della Val d’Agri. E adesso abbiamo una doppia conseguenza: non stiamo producendo nel Centro Oli di Viggiano e Taranto avrà dei grossi problemi. Dovremo cercare del petrolio in altre produzioni, ma questo ci costerà molto di più, con il trasporto, almeno 4-5 dollari in più. Ne va quindi anche della redditività della raffineria di Taranto”, ha affermato Descalzi.