Eni si conferma leader per fatturato e utili tra le società italiane
Mentre domani a Calvello, dopo l’ennesimo convegno di studi, la Fondazione Mattei ci allieterà con la ‘Festa della castagna’ e dei prodotti del sottobosco, sponsorizzata benevolmente dal cane a sei zampe, l’Ufficio Studi Mediobanca ci fa sapere che Eni si conferma regina per fatturato e utili tra le società italiane. Nel 2012, pur in presenza di quotazioni del greggio in dollari stazionarie, il gruppo – si può leggere dalle note d’agenzia – ha incrementato il proprio fatturato del 16,1%, rimanendo prima società industriale del Paese; Eni è in vetta alla classifica anche in termini di utili, con 14,6 miliardi di euro nel biennio 2011-2012. E la leadership del gruppo energetico è confermata anche nei primi sei mesi del 2013.
Una notizia che – per Filippo Massaro del Csail-Indignati Lucani – “fa bene al Paese, ma che fa crescere l’indignazione del popolo del petrolio perché una volta c’era il ‘detto’: hanno fame diamogli le brioche’ (Regina Maria Antonietta) oggi diventa ‘diamogli le castagne’ (Cristiano Re Fondazione Mattei).
La realtà è dunque – continua Filippo Massaro – quella che abbiamo indicato da sempre: ci si siede al tavolo permanente gentilmente concesso dal Governo (Ministro Zanonato) per strappare qualche ‘elemosina’ in più dalle compagnie che producono lauti profitti. Se lo stesso Governo – conclude Massaro – invece di minacciare tagli a pensioni e stipendi di pubblici dipendenti ed incrementi di fisco e previdenza a carico dei soliti noti, pensasse solo ad aumentare di 1-2 punti percentuali le entrate fiscali sul carburante alla fonte e non alla pompa, cioè direttamente dagli utili dell’Eni, ci troveremmo con un consistente introito dal quale attingere per le richieste delle comunità di Val d’Agri-Sauro e del resto del territorio regionale”.