Enti locali, Falotico: “La razionalizzazione non sia a svantaggio dei lavoratori”
“Nel sostenere la legittima rivendicazione avanzata dalle federazioni di categoria del pubblico impiego della Cisl, insieme a Cgil e Uil, ribadisco l’urgenza e l’assoluta necessità di istituire il tavolo permanente di confronto e l’osservatorio a livello regionale, con la presenza anche dell’Anci e dell’Upi, per definire il riordino istituzionale e dei servizi pubblici locali, come previsto dal protocollo d’intesa del 19 novembre 2013 tra Governo, Regioni e Anci nazionale, nonché dalla legge n. 56 del 7 marzo 2014 (legge Delrio) e dall’accordo nazionale tra Governo e Regioni dell’11 settembre 2014”. È quanto dichiara il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico. “Risulta evidente e intollerabile che, riguardo all’istituzione del tavolo di confronto e dell’osservatorio regionale, la Basilicata, rispetto alle altre Regioni, è inadempiente e in ritardo, causando fortissime preoccupazioni tra i lavoratori, in particolare quelli delle Province”.
“A causa della gravissima crisi economica che colpisce fortemente la nostra Regione, oltre che per i pesanti tagli dei trasferimenti erariali e le riduzioni del gettito delle imposte locali – continua Falotico – si deve puntare invece a riordinare, ridurre e aggregare con urgenza i livelli della governance locale per ridurre i costi dell’apparato pubblico, accelerando i tempi più di altre Regioni. Le economie che si possono ricavare dell’eliminazione degli sprechi causati dalle duplicazioni dei livelli territoriali di governo e gestionali dovranno essere destinate a migliorare e implementare i livelli quali-quantitativi dei servizi pubblici a favore dei cittadini e delle imprese”.
Per Falotico “la Regione non può, dunque, rimanere insensibile di fronte al possibile scenario di messa in discussione dei livelli occupazionali dei dipendenti delle Province di Potenza e Matera e dei Comuni, a partire dal capoluogo di Regione, lavoratori che vivono condizioni di forte preoccupazione per il loro futuro. Il riordino delle funzioni e dei servizi sul territorio regionale – prosegue il segretario della Cisl lucana – dovrà mettere in sicurezza i livelli occupazionali, governando la collocazione dei lavoratori, potendo contare sulla neutralità della spesa sancita dalla legge Delrio, in relazione alla riallocazione dei servizi in ambiti territoriali ottimali, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza”.
“Nel vasto processo di ridisegno della governance locale, pertanto, oltre a garantire i livelli occupazionali, aspetto prioritario che preme molto alla Cisl, l’impegno di tutti, considerata la presenza di moltissimi piccoli Comuni, deve essere quello di ottenere servizi pubblici più efficienti ed efficaci attraverso il rafforzamento del livello sovracomunale, puntando quindi con decisione alle Unioni e alle fusioni dei piccoli Comuni. La Regione dovrà, a tale scopo, incentivare adeguatamente le fusioni dei Comuni e le Unioni, premiando il raggiungimento delle economie di scala”.
“Siamo da sempre consapevoli che la scelta di nuovi e più vasti ambiti territoriali ottimali di erogazione dei servizi pubblici potrà far vincere le difficoltà organizzative, amministrative e gestionali dei piccoli Comuni, che dovranno necessariamente aggregarsi in ambiti territoriali più ampi, in area vasta, anche per facilitare la gestione diretta delle risorse comunitarie con una programmazione coordinata. Abbiamo di fronte a noi – conclude Falotico – la grande sfida della razionalizzazione del sistema pubblico lucano, che la crisi economica ci impone di affrontare e vincere per sostenere lo sviluppo economico e sociale delle nostre popolazioni, e per questo motivo non tolleriamo affatto ritardi ulteriori nell’attivazione del tavolo regionale di confronto e dell’osservatorio, strumenti che riteniamo indispensabili per un riordino partecipato e condiviso delle istituzioni e dei servizi pubblici territoriali”.