Entità interculturale per la gestione comprensoriale dei rifiuti
Sarà una gestione comprensoriale dei rifiuti quella che interesserà, in maniera sperimentale, i dodici comuni che appartenevano all’ex Comunità Montana Alto Agri con l’aggiunta di Castelsaraceno per determinare le caratteristiche, le eventuali disomogeneità o criticità del sistema attuale e consentire l’individuazione di una nuova strategia. Il progetto è stato varato questa mattina dal Comitato di coordinamento e monitoraggio del Programma Operativo Val d’Agri Melandro-Sauro- Camastra per un importo di 800.000 euro. L’obiettivo è quello di rendere efficiente il servizio di raccolta dei rifiuti, in particolar modo della differenziata, orientando stili di vita e meccanismi di produzione verso la cosiddetta “società del recupero”.
La struttura di progetto ha analizzato il sistema di raccolta, trasporto e conferimento in discarica dei rifiuti anche e soprattutto alla luce del trasferimento del sito di smaltimento da Moliterno a Sant’Arcangelo con un aumento dei costi da 60 a 173 euro a tonnellata. Dalle informazioni raccolte e pubblicate dall’Osservatorio dei Rifiuti della Provincia di Potenza nel 2009 e quelle trasmesse dai comuni, è emerso che le percentuali di raccolta differenziata sono piuttosto basse, con un minimo del 3 per cento registrato a Paterno e un massimo del 32 per cento di Marsicovetere. In generale i comuni hanno affidato la gestione dei rifiuti a ditte esterne le quali si sono occupate della raccolta del rifiuto differenziato e non, del trasporto in discarica o presso i punti di stoccaggio e smistamento.
Alla luce di tali criticità, si è ritenuta opportuna la migrazione dei tredici comuni verso una gestione del ciclo dei rifiuti di tipo comprensoriale che possa contribuire a favorire un approccio più efficiente ed efficace al processo che va dalla raccolta del rifiuto al suo smaltimento o recupero. In particolare la proposta individua due step successivi. La prima fase, a cui sono destinati gli 800.000 euro stanziati dal P.O., mirerà a fornire ad ogni comune le risorse finanziarie per migliorare le performance della raccolta differenziata. L’entità del contributo per ciascun centro, infatti, viene determinata in base a 6 criteri, tra cui l’impegno delle amministrazioni a raggiungere il 40 per cento della raccolta differenziata entro un anno, pena la restituzione di una parte o dell’intera somma del contributo elargito dal P.O. Val d’Agri. Un primo passo necessario per toccare la soglia del 65 per cento entro il 31 dicembre 2012 come previsto dalla normativa.
Il secondo intervento, invece, sarà a lungo termine e favorirà la realizzazione dell’impiantistica necessaria a soddisfare i bisogni dell’intero comprensorio.
Il nuovo sistema di organizzazione dei rifiuti urbani per raggiungere le necessarie economie di scala prevede la costituzione di un’entità intercomunale di Gestione, derivante da un accordo tra i 13 comuni interessati, la Provincia di Potenza, il Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità e la Struttura di Progetto “Val d’Agri” della Regione Basilicata, propedeutico al trasferimento finanziario delle risorse economiche.