Entra nel vivo il progetto della Città Metropolitana di Bari per contrastare l’esclusione sociale dei giovani
Sessantanove ragazze e ragazzi, provenienti da 19 dei 41 comuni dell’Area Metropolitana di Bari, hanno risposto al primo avviso di “AGRICULTURA” dimostrando il forte interesse per questo progetto. Accanto a loro 19 imprese del territorio, impegnate nel campo della cultura, del turismo, dello spettacolo, dell’agricoltura, della comunicazione e della ristorazione, che supporteranno i giovani nel percorso di formazione.
Entra nel vivo “AGRICULTURA”, il progetto nato per combattere l’esclusione sociale dei giovani, ideato dalla Città Metropolitana di Bari con il CIHEAM Bari (Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei) e il Teatro Pubblico Pugliese.
Questa mattina, nella Sala Consiliare della Città Metropolitana di Bari, si è tenuta la presentazione dello stato dei lavori e dei prossimi passi previsti nel progetto di inclusione che non ha precedenti nel nostro territorio alla presenza di tutti i partner del progetto.
“Un’iniziativa importante a testimonianza che l’agricoltura costituisce ancora oggi, dopo tante innovazioni e rivoluzioni industriali, il principale attrattore di occupazione e legalità nell’area metropolitana di Bari, una terra ricca di gusto, talenti e di un patrimonio ambientale inestimabile” – afferma Michele Abbaticchio, vice sindaco e consigliere delegato alla pianificazione strategica della Città metropolitana di Bari.
“La devianza giovanile ci pone molti interrogativi, sulle cause e sui modi di arginarla. Il progetto AgriCultura ha proprio queste finalità, vale a dire offrire ai ragazzi che si trovano in condizioni di rischio devianza l’opportunità di gestire terreni agricoli abbandonati e confiscati alle mafie. Quello che oggi è un pezzo di terra, può essere un’azienda di domani, chi oggi vede incerto il proprio futuro può realizzare qualcosa di importante per sé stesso e per il proprio territorio.” – prosegue Antonio Stragapede, consigliere delegato alle Attività produttive della Città Metropolitana di Bari.
“Mi piace molto questo percorso che mette insieme agricoltura e creatività. Il segreto di questo progetto, a mio giudizio, è che l’attività produttiva si fonde con la crescita culturale. Come Teatro Pubblico Pugliese metteremo a disposizione le nostre competenze per continuare a percorrere azioni comuni, in un campo per noi affascinante e che può avere ricadute positive sull’inserimento lavorativo dei giovani” – aggiunge Giuseppe D’Urso, Presidente del Teatro Pubblico Pugliese.
“Il progetto PON Legalità Agricultura rappresenta per il CIHEAM Bari un’importante azione pilota di sperimentazione e ricerca –attraverso la formazione- con la quale si potranno mettere a punto modelli e approcci originali per l’avvio di nuove imprese creative che, dal nostro territorio pugliese, possano replicarsi sia nell’Area mediterranea, sia a livello internazionale” – conclude Maurizio Raeli, Direttore del CIHEAM Bari.
All’incontro sono intervenuti anche Lino Manosperta – Responsabile Ufficio Progetti e Teatro Ragazzi Teatro Pubblico Pugliese e Damiano Petruzzella – Responsabile scientifico CIHEAM Bari che hanno illustrato i dati di questa prima fase del progetto.
I giovani selezionati e le aziende provengono da Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Bari, Bitonto, Bitritto, Capurso, Cassano delle Murge, Corato, Gravina in Puglia, Locorotondo, Molfetta, Monopoli, Palo del Colle, Ruvo di Puglia, Sammichele di Bari, Sannicandro di Bari.
Non il solito percorso di inclusione. A partire dal 15 novembre, i ragazzi seguiranno 40 ore di lezione frontali, studiando materie come basi di economia aziendale e sviluppo di impresa, team building e organizzazione del lavoro, introduzione di marketing e comunicazione d’impresa. Successivamente saranno accompagnati da tutor, mentor e coach nello sviluppo e nella creazione di un’idea imprenditoriale da proporre sul mercato del lavoro.
Un progetto inedito per giovani a rischio di esclusione sociale (ragazzi e ragazze tra i 16-24 anni usciti anticipatamente dal percorso scolastico, esclusi dal lavoro, disoccupati, sottoccupati, NEET – Neither in Employment nor in Education or Training). Lo scopo è accompagnarli in un percorso di inserimento lavorativo e autoimprenditorialità, valorizzando anche il ruolo delle imprese che diventano così punto di riferimento nelle comunità dove vivono ragazzi e le ragazze in cerca di idee e possibilità.
Intanto è già stato pubblicato il secondo avviso, dei quattro previsti, per l’individuazione di altri ragazzi da avviare al percorso di accompagnamento (https://bit.ly/agricultura_avviso2) e di altri esperti Mentor (https://bit.ly/Agricultura_2_2) con scadenza 15 dicembre. Stavolta, ad ospitare gli eventi di formazione comune saranno i Comuni di Noci e Gravina in Puglia. AgriCultura proseguirà fino a dicembre 2022 arrivando a coinvolgere fino a 300 tra ragazzi e ragazze e altri Comuni quali Castellana Grotte, Conversano, Rutigliano, Mola di Bari, Binetto, Cellamare e Bari che ospiteranno alcune attività progettuali.
Il Progetto si completa con il censimento di beni e terreni che i Comuni stanno mettendo a disposizione del Progetto. Inoltre è in corso la stesura di un Action Plan co-partecipato per la definizione della Food Policy della Città Metropolitana di Bari.
Sempre attivo l’avviso per l’adesione delle imprese per ospitare i giovani: (https://bit.ly/Agricultura_avviso2_1).