Eolico vicino la Murgia? Il sindaco Adduce dice no e scrive alla Regione Basilicata
Al Presidente della Giunta Regionale della
Basilicata – Dr. Vito De Filippo
vito.defilippo@regione.basilicata.it
Al Presidente del Consiglio Regionale della
Basilicata – Avv. Vincenzo Santochirico
presidente.consiglio@regione.basilicata.it
vincenzo.santochirico@regione.basilicata.it
All’Assessore alle Attività Produttive,
Politiche dell’impresa e del Lavoro,
Innovazione tecnologica – Dr. Marcello Pittella
ass_attivita.produttive@regione.basilicata.it
maurizio.pittella@regione.basilicata.it
Al Dirigente Generale del Dipartimento
Attività Produttive, Politiche dell’impresa e del
Lavoro, Innovazione tecn. – Ing. Michele Vita
dg_attivita.produttive@regione.basilicata.it
Al Dirigente Generale del Dipartimento
Ambiente, Territorio, Politiche
della sostenibilità – Dr. Donato Viggiano
dg_ambiente.territorio@regione.basilicata.it
e p.c.: Al Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Segretariato Generale
Servizio I Coordinamento e Studi
Ufficio UNESCO
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Al Dirigente Settore Gestione del Territorio
Ing. Francesco Paolo Tataranni
Sede
Oggetto: Sito UNESCO n. 670, Italia, “I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera”;
richiesta di costruzione di impianto eolico in località “Matine” in agro di Matera.
Preg.mi Presidenti, egregio Assessore, gent.mi Dirigenti,
con procedimento avviato in data 23/03/2011, protocollo comunale n. 17112/2011, la società Zefiro Energy ha prodotto richiesta per la realizzazione di un impianto di generazione di energia elettrica derivata da fonte rinnovabile eolica da installarsi in località “Matine” in agro di Matera; l’impianto, una volta a regime, dovrebbe generare una potenza elettrica di oltre 37 Mw e, pertanto, è soggetto alla procedura di autorizzazione regionale.
L’area prescelta non ricade fra quelle individuate quali non idonee dal vigente Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale (PIEAR), ed è situata ad una distanza superiore ai 2000 m. dal Sito di Interesse Comunitario “Gravine di Matera” (IT 9220135) che costituisce l’estremo limite est delle aree sottoposte a vincolo nel perimetro del territorio comunale di Matera.
Tuttavia, dall’attuazione di tale progetto, potrebbe conseguire un grave danno paesaggistico per la percezione complessiva dell’areale del sito UNESCO di Matera, poiché la quota altimetrica media del sito prescelto per l’installazione, attestato a circa 390 m s.l.m., è di poco sottoposta a quella delle località di Murgia Timone e Trasano che, con i loro circa 420 m s.l.m., costituiscono il naturale “fondale scenico” su cui si stagliano i Sassi.
Questa esigua differenza di quota, sommata all’altezza considerevole degli aerogeneratori, farebbe si che quest’ultimi sovrastino la linea dell’orizzonte di una altitudine variabile fra i 70 e i 100 m rendendoli, quindi, visibili oltre che rispetto all’altipiano murgico, anche rispetto alle aree del centro storico e del primo arco collinare dell’interno paesaggistico.
L’immagine complessiva della porzione territoriale interessata dal riconoscimento dell’UNESCO potrebbe risultarne compromessa, sopratutto nella percezione che si coglie dai punti di osservazione più sensibili dell’altipiano murgico e di quelli più elevati della città quali la collina del Castello Tramontano, quella del Cimitero Monumentale o quella del Parco Urbano di Macamarda, in evidente contrasto con le linee guida di cui al D.M. 10/09/2010 –allegato 4 – punto 3.1.
Sull’opportunità di prevenire i dannosi impatti che potrebbero derivare da casi analoghi a quello del progetto in questione si è già espresso il Consiglio Comunale della Città che, con una propria delibera del Maggio 2012, ha rimarcato la priorità della tutela del paesaggio quale componente strutturante l’identità della Comunità Locale. Conseguentemente la Giunta Comunale, con propria deliberazione dell’ottobre 2012, formulava indirizzi ai dirigenti competenti al fine anche di rappresentare la volontà della amministrazione comunale nella conferenze dei servizi convocate ai sensi dell’art.12 del D.Lg. n.387/2003 e L.R. n.1/2010. Il Dirigente comunale del Settore Gestione del territorio, coerentemente, in data 15/04/2013 esprimeva per quanto di competenza parere contrario alla realizzazione dell’impianto in oggetto in previsione della Conferenza di servizi convocata dalla Regione Basilicata per il giorno 16/04/2013.
E’ opportuno considerare che la realizzazione dell’impianto previsto in località Matine potrebbe instaurare una procedura di verifica dell’integrità del sito da parte degli uffici dell’UNESCO, il cui esito potrebbe determinare il passaggio del sito materano dalla lista dei “Beni Patrimonio Mondiale” a quella dei “Beni in Pericolo”, con un conseguente gravissimo danno all’immagine internazionale della Città.
Per scongiurare l’ipotesi di configurazione di tali scenari, per i quali questa Amministrazione si riserva sin d’ora di adire in tutte le sedi giurisdizionali le doverose azioni di tutela dell’interesse generale alla conservazione dei valori identitari del sito Unesco, si chiede di esaminare con la dovuta urgenza le questioni poste e, nell’eventualità di un malaugurato provvedimento di autorizzazione regionale al suddetto impianto, agire in autotutela.
Si richiede altresì che vengano tempestivamente attivate le procedure per la modifica del P.I.E.A.R 2010 con l’inserimento, fra le “aree e siti non idonei” previsti al punto 1.2.1.1 dell’appendice A, della porzione di territorio del comune di Matera di 5 km che costituisce il buffer già individuato dall’Ufficio Regionale Compatibilità Ambientale e dal D.P.G.R. n. 269 del 20/12/2006 di approvazione del vigente PRG della città di Matera.
Salvatore Adduce – Sindaco della Città di Matera