Eolico Zefiro, la Regione annuncia la convocazione delle parti
L’assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata, Marcello Pittella ha annunciato la convocazione di un incontro con tutti i soggetti interessati al progetto di costruzione del Parco Eolico in agro di Matera da parte della Zefiro Energy. L’incontro è finalizzato a valutare interventi migliorativi sul progetto stesso che potrebbero essere utili a superare le contrarietà emerse in proposito ma non formalizzate in sede di Conferenza dei servizi. Gli impianti di produzione di energia rinnovabili, infatti, in base al decreto legislativo 387/2003, sono soggetti a una autorizzazione unica rilasciata a seguito di procedimento unico, al quale partecipano tutte le amministrazioni interessate nel rispetto del principio di semplificazione e della conciliazione di interessi costituzionalmente garantiti, quali, per un verso, il paesaggio e l’ambiente, per un altro la produzione di energia elettrica da fonte alternativa a quella fossile che lo stesso decreto legislativo definisce questione “di pubblica utilità, indifferibile e urgente” poiché incide ancora una volta sull’ambiente. In sede di conferenza dei servizi, con l’instaurazione del contradditorio, si avvia quindi il processo per individuare le soluzioni in grado di contemperare le diverse esigenze, con ogni amministrazione che agisce sulle materie di specifica competenza. In proposito va precisato sia che, secondo giurisprudenza costante, in assenza di contraddittorio (ossia senza la partecipazione alla Conferenza dei servizi) i pareri espressi anche in forma scritta sono illegittimi e non si può tenerne conto, sia che non hanno validità posizioni espresse da un ente su materie di competenza di altra amministrazione.
Nel caso di specie, pure essendo la vicenda ampiamente conosciuta (il relativo progetto era stato affisso all’Albo pretorio del Comune di Matera dal 15 aprile 2011) alcune amministrazioni hanno espresso la propria posizione solo in note senza partecipare alla Conferenza. A fronte di tale situazione i funzionari che in quella sede rappresentavano la Regione non hanno potuto fare altro che pronunciarsi per quanto di propria competenza, anche perché un eventuale diniego dell’autorizzazione reso in modo illegittimo avrebbe esposto sia l’Ente, sia gli stessi funzionari (per rivalsa) ad un’azione di risarcimento danni di notevole valore (trattandosi di un investimento compreso tra i 35 e i 40 milioni di euro). Il danno si sarebbe potuto configurare immediatamente essendo in svolgimento in questi giorni l’asta nazionale per l’aggiudicazione di diritti a realizzare parchi eolici, ai quali, senza la preventiva autorizzazione, non avrebbe potuto concorrere.
Va inoltre detto che proprio detta asta rappresenta la prima incognita (e non l’unica) sul cammino per la effettiva realizzazione del parco eolico in questione, poiché la società potrebbe non si aggiudicarsi la quota di produzione. In ogni caso la Regione, con la convocazione decisa dall’assessore, si è già attivata al fine di trovare soluzioni che contemperino le diverse esigenze (nonostante la conclusione dell’iter della procedura) per l’eventualità che il progetto dovesse andare avanti.