Escherichia Coli, i tecnici dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale tranquillizzano la cittadinanza
L’Osservatorio Epidemiologico Regionale ha messo definitivamente fine alle polemiche di queste ultime settimane che hanno coinvolto i comuni costieri del Nord barese ed in particolare della Bat.
Molti cittadini, ma anche associazioni e comitati spontanei, infatti, avevano polemizzato con le Amministrazioni comunali di Molfetta, Bisceglie, Trani e Barletta, rei di aver sottovalutato il pericolo inquinamento delle acque dovuto al cattivo funzionamento di alcuni depuratori cittadini. Come se ciò non bastasse, ad accrescere il clima di paura avevano contribuito le notizie riguardanti il rilevamento negli impianti di depurazione di Andria e Bisceglie del batterio delle ‘Escherichia coli 026’, un batterio che causa la Seu, la Sindrome emolitico uremica. Ma l’Osservatorio ha tranquillizzato i cittadini pugliesi: la loro salute non è mai stata in pericolo. Ma, soprattutto, la presenza del batterio nei depuratori può essere considerata l’effetto e non la causa del focolaio infettivo riscontrato in Puglia nei mesi estivi.
“La presenza di Escherichia coli O26 nelle acque reflue di alcuni impianti di depurazione , in particolare quelli di Andria e Bisceglie, è da considerarsi un fatto atteso – si legge in una nota dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale – in relazione alla circolazione del patogeno sul territorio regionale, in particolare durante l’ultima stagione estiva. Nel mese di agosto è stato evidenziato infatti un focolaio epidemico di 20 casi di sindrome emolitico uremica, una malattia causata dal batterio che tende a colpire principalmente i bambini. Ma il focolaio è stato prontamente individuato e contenuto grazie alle misure di sanità pubblica messe in atto dalle autorità regionali. Ad oggi, quindi, il focolaio è da considerarsi esaurito, in quanto non si osservano nuovi casi da più di un mese”.