Esito votazione Presidenza del consiglio a Matera, la candidata della maggioranza ottiene solo 13 voti
L’esito della votazione per la elezione del nuovo Presidente del Consiglio comunale di Matera a seguito delle dimissioni di Francesco Salvatore, consegna un quadro politico molto confuso della maggioranza che sostiene il Sindaco Bennardi.
Pur in presenza del numero legale, infatti, la candidata designata dalla maggioranza ha ottenuto appena 13 voti, insufficienti per la sua elezione anche all’ipotetica quarta votazione, allorquando sarà necessaria la maggioranza semplice. Segnale questo di forte difficoltà all’interno della ormai risicatissima “maggioranza”.
A distanza di tre anni e mezzo dall’avvio di questa consiliatura l’amministrazione a trazione 5 Stelle naviga a vista, senza una maggioranza chiara e coesa.
A risentirne è la città, senza una prospettiva di futuro, rassegnata a vivere di ordinaria amministrazione fino alla sua scadenza naturale.
Come Partito Democratico, dall’opposizione, in questi anni abbiamo provato a dare il nostro contributo costruttivo alla risoluzione dei tanti problemi della città, dal piano strategico al piano strutturale, all’esigenza di costruire un nuovo welfare, ma tutto è apparso inutile.
Riteniamo sia giunto il momento della chiarezza.
Al punto in cui siamo proprio dai 5 Stelle ci aspetteremmo uno scatto di dignità e di rispetto della massima Assemblea cittadina che rappresenta tutti i materani e l’elezione della presidenza del Consiglio comunale può rappresentarne l’occasione.
Bennardi agevoli la elezione di un o una Presidente del Consiglio espressione delle minoranze in modo da uscire dal ghetto nel quale si è chiuso in questi anni nella gestione di una maggioranza che, lo ricordiamo, è espressione del misero 21% degli elettori materani.
In Consiglio siedono autorevoli Consiglieri e Consigliere che ben possono garantire terzietà ai lavori, anche espressione di quel mondo civico in grado di dare una spinta innovativa.
A scanso di equivoci, il PD non è interessato a rivestire alcuna carica. Quindi rimane fermamente all’opposizione con lo stesso atteggiamento che privilegia l’interesse della città
Bennardi venga in Consiglio con un atteggiamento di apertura per affrontare l’ultimo miglio di questa insufficiente consigliatura, esercitando per intero le proprie prerogative e scrollandosi di dosso le catene alle quali lui stesso si è aggrovigliato.
E’ l’unico modo per salvare se stesso e l’onore della città.
Il Segretario
Gravela Luigi
I Consiglieri
Alba Carmine
Perniola Tommaso
Schiuma Gianni