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Ex Ilva e Tap, nota del governatore Emiliano

“Dopo l’Ilva, anche su Tap abbiamo avuto ragione. Le preoccupazioni della Regione Puglia hanno trovato un fondamento evidente: ci sarà un processo per la costruzione del gasdotto Tap e noi ci costituiremo parte civile a tutela della Puglia”. Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano con riferimento al processo che inizierà l’8 maggio prossimo dinanzi al Tribunale di Lecce.

 

“Gli attacchi politici che ho subito sinora – aggiunge Emiliano con riferimento al gasdotto Tap – hanno cercato di convincere l’opinione pubblica da un lato che si trattava di un semplice tubo che passa sotto una spiaggia. Dall’altro che l’opera si potesse bloccare.  

La Regione Puglia, senza mai prendere in giro nessuno, ha sempre chiesto di spostare l’approdo del gasdotto in una zona già infrastrutturata (e non su una delle più belle spiagge dell’Adriatico) e di sottoporre l’opera alle cautele imposte dalla direttiva comunitaria “Seveso”, trattandosi di uno stabilimento in cui sono presenti sostanze pericolose.  Abbiamo anche assunto ogni iniziativa giudiziaria possibile per tutelare il nostro territorio dal punto di vista ambientale e paesaggistico.

Ora finalmente la Magistratura farà chiarezza sull’individuazione del terminale di ricezione del gas in aree sottoposte a vincolo paesaggistico, idrogeologico e zone agricole di “notevole interesse pubblico”, secondo l’accusa in assenza delle autorizzazioni dovute.

Sull’ex Ilva: lo abbiamo detto per anni, da soli, che la decarbonizzazione era l’unica strada possibile. Oggi che tutti ci danno ragione bisogna realizzarla”.

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