Ex Ilva, presentata la Valutazione di impatto ambientale al Ministero dell’Ambiente
L’ex Ilva è in grado di aumentare la produzione senza aumentare il rischio per la salute. A sostenerlo è Acciaierie d’Italia, società in amministrazione straordinaria, che ha presentato al Ministero dell’ambiente la Valutazione di impatto sanitario, documento che per il siderurgico tarantino è scaduto nel 2023 ed è attualmente in proroga.
“Adempiendo a tutte le prescrizioni ambientali, una produzione di 8 milioni di tonnellate d’acciaio all’anno non comporterebbe rischi per la salute per i cittadini di Taranto. – scrive Acciaierie d’Italia – L’impatto è ampiamente accettabile per tutti gli organi bersaglio considerati. Adottando tutte le prescrizioni ambientali e tecnologiche previste dal Ministero, il rischio diminuirebbe fino a quasi il 40% In particolare una persona esposta per 70 anni alle emissioni dell’impianto a pieno regime, correrebbe rischi per la salute più bassi del 30 percento. Una percentuale che salirebbe del 39 percento per i residenti al quartiere Tamburi”.