Fabbris (Altragricoltura): “Fame nel mondo? Ve la diamo noi la Carta di Matera. Basta demagogia!”
“Tutto scontato e tutto previsto. I sedicenti “20 grandi” hanno mandato i loro ministri degli esteri a Matera per recitare il copione scritto per loro dalle multinazionali ed hanno partorito l’ennesima vuota ed inutile dichiarazione propagandistica. Oggi annunciano, ancora una volta, che entro il 2030 risolveranno i problemi della fame nel mondo. Una farsa che Matera, capitale della cultura contadina, non merita.”. Così Gianni Fabbris, presidente onorario di Altragricoltura e portavoce dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare sull’annuncio di Di Maio della “Dichiarazione di Matera”.
In una lettera dal titolo “VOI G20. NOI 7,85 MILIARDI DI PERSONE, LA GIUSTIZIA E LA DEMOCRAZIA” diffusa il giorno prima della riunione dei ministri ed inviata alle Associazioni con cui Aveva condiviso l’assemblea “NOG20” tenuta sempre a Matera sabato scorso, Fabbris aveva spiegato il perché sarebbe stata una vuota e demagogica passerella.
“Perché venti ministri degli esteri di Paesi che si autodefiniscono “GRANDI” si troveranno per recitare il copione che le multinazionali, l’OMC, il Wto, il FMI, la BM avranno scritto per loro. Reciteranno con l’obiettivo di legittimare un modello disastroso che ha prodotto e produce in continuazione disuguaglianze profonde, fondato sull’ingiustizia ambientale ed economica, un modello di mercato fondato sul dumping che ha ridotto il mondo ad uno spazio dove produrre ovunque costi meno (a costo di sfruttare vite e comunità privandole di diritti) per vendere ovunque sia più vantaggioso. Nelle stanze blindate dove i Ministri degli Esteri si incontreranno, la macchina efficace della propaganda del neoliberismo si attiverà con implacabile efficacia. Mentre producono la fame nel mondo, ci racconteranno di voler “risolvere i problemi della fame nel pianeta”, parleranno di mirabolanti obiettivi per garantire la “sicurezza alimentare”, si esibiranno nel voyerismo parolaio del racconto di inenarrabili sforzi per “abbuonare almeno parte del debito dei paesi poveri”, mentre le multinazionali e bande di speculatori, sfruttando le straordinarie opportunità messe loro a disposizione dalla deregolamentazione garantita dai trattati di libero scambio internazionali, saccheggeranno tutto quello che potranno dell’immenso patrimonio di ricchezze di quei paesi e faranno mercimonio della salute imponendo con i brevetti sulle medicine la scelta di chi potrà permettersi di avere salva la vita nelle pandemie e chi no. Un modello insostenibile che per essere mantenuto ha bisogno di politiche “autoritarie e repressive”. L’esercito di poliziotti e 007 che ha invaso Matera e il divieto di movimento è la metafora chiara e limpida della situazione: questo modello va imposto anche a costo di usare la forza. Una metafora che, in realtà, allude e lascia intravedere ben altri e più inquietanti scenari: la corsa alla militarizzazione del mondo, il rafforzamento degli eserciti e degli armamenti con investimenti crescenti è un dato ormai conclamato che il Papa non smette di denunciare.”
Altragricoltura, proprio da Matera, annuncia che la prossima settimana (sabato 10 luglio) terrà un incontro pubblico presso la Casa della Sovranità Alimentare in Via Collodi per diffondere e proporre la “Carta Contadina di Matera per la Giustizia, la Democrazia e la Sovranità Alimentare”.
“Sarà l’occasione per rispondere concretamente alla demagogia parolaia dei Ministri degli Esteri e per ristabilire la dignità di un mondo che non sopporta più di essere preso in giro”.
L’incontro sarà, anche, l’occasione per presentare la prima tappa della Marcia 2021 per la Nuova Riforma Agraria ed Agroecologica che partirà a settembre proprio da Matera e che in 45 giorni attraverserà tutto il Paese producendo oltre cento incontri secondo un calendario partecipato che sta prendendo forma in questi giorni e che si concluderà a Roma alla Città dell’Altra Economia fra il 22 e il 24 ottobre.
La scelta di partire ancora una volta da Matera non è casuale: al contrario è il riconoscimento della grande storia rurale di Matera, delle generazioni di contadini che con il loro duro lavoro ne hanno segnato e formato i tratti culturali e materiali e che, ormai 70 anni fa, seppero garantire con la conquista della Riforma Fondiaria (al prezzo di lotte, morti, repressioni e sacrifici) una stagione di democrazia e progresso per tutti.
“Oggi quelle terre strappate al Medioevo del Latifondo, tornano ad essere nel dominio delle multinazionali, della GdO, delle Banche e della speculazione finanziaria e commerciale ovvero di quegli interessi ben rappresentati e tutelati in quel tavolo dei Ministri del G20 che si ritrova in questi giorni. La Marcia sarà, fra l’altro, l’occasione per portare ovunque nelle aree rurali e nelle campagne il documento che il movimento per la Sovranità Alimentare produrrà proponendo la concretezza di un impegno fondato sulla proposta dell’Agroalimentare dei Diritti, ovvero sull’alternativa al modello dominante tanto caro ai rappresentanti dei Governi che si incontrano fra Puglia e Basilicata e che, dopo essere stati corresponsabili del dilagare della fame nel mondo, oggi ripropongono la vecchia ricetta pietistica delle elemosine che dovrebbero risolverla.”