Fai bella l’Italia, in Basilicata appuntamento nei Calanchi di Montalbano Jonico
In
Basilicata sarà la Riserva regionale dei Calanchi di Montalbano Jonico a
fare da scenario, domenica 5 maggio, alla prima Giornata nazionale per
la cura dell’ambiente. L’iniziativa è promossa dalla Fai Cisl e vedrà
mobilitati in tutta Italia dirigenti e attivisti del sindacato, nonché
volontari e comuni cittadini, in concrete iniziative di salvaguardia del
territorio. Una ventina i siti di particolare valore naturalistico e
paesaggistico che saranno adottati per un giorno dalla Fai Cisl: si
tratta perlopiù di fiumi, spiagge, riserve naturali, parchi pubblici e
boschi che saranno risistemati e restituiti alla comunità. I volontari
lucani del sindacato, in collaborazione con il circolo di Legambiente di
Montalbano e con il supporto dell’amministrazione comunale e della
Provincia di Matera, si ritroveranno alle 9 nella zona del Belvedere e
saranno impegnati nella sistemazione e nella messa in sicurezza di
alcuni sentieri della Riserva a ridosso del centro abitato.
“Lo
spirito di questa iniziativa – spiega il segretario generale della Fai
Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo – è accendere i riflettori sul nostro
straordinario patrimonio naturalistico e sulla necessità di preservare
tale patrimonio per le generazioni future. È un gesto concreto ma anche
simbolico per dire che prenderci cura del territorio è un dovere per
tutta la comunità. Ringrazio per questo il sindaco Piero Marrese che,
anche in qualità di presidente della Provincia di Matera, ha voluto
patrocinare questa nostra iniziativa di tutela e valorizzazione del
territorio e di costruzione dal basso di una nuova sensibilità
ecologica. Allo stesso tempo – continua il sindacalista – con questo
evento poniamo l’accento sul valore sociale del lavoro forestale, spesso
bistrattato, e sull’importanza di avere delle sentinelle preparate e
attrezzate a presidio di un territorio fragile come quello lucano, di
cui i calanchi sono l’espressione ad un tempo drammatica e suggestiva”.
I
Calanchi di Montalbano si estendono per circa 25 Km quadrati e sono il
geosito più grande della Basilicata. Riserva regionale dal 2011,
quest’area calanchiva, nelle sue profonde e caratteristiche incisioni,
custodisce e restituisce spesso reperti fossili di grande valenza
scientifica che ne fanno un sito unico al mondo per gli aspetti
geologici e paleontologici e di particolare pregio paesaggistico,
ambientale, archeologico e culturale. “Basta passeggiare lungo i
sentieri della Riserva per imbattersi in quantità copiose di fossili”,
spiega Maurizio Rosito, presidente del circolo di Legambiente di
Montalbano e uno degli animatori del Centro di educazione ambientale che
organizza all’interno della Riserva regionale escursioni e visite
guidate.
Di
particolare interesse storico, ma anche pratico, sono le antiche
mulattiere – le storiche appiett’ – che fino agli ’70 erano utilizzate
dai contadini per raggiungere i terreni irrigui della Val d’Agri e che
oggi costituiscono un prezioso reticolo di sentieri per visitare la
Riserva. Caratteristiche che rendono i Calanchi di Montalbano unici
rispetto ad altri calanchi della regione e che richiamano ogni anno un
numero crescente di curiosi, appassionati e studiosi, non ultimi alcuni
ricercatori del dipartimento di geologia e geofisica dell’Università di
Bari che sono riusciti a ricostruire il calendario geologico dell’area,
diventata ormai un punto di riferimento stratigrafico per le ricerche
sul Quaternario.