Falconeri, consigliere Comunale di Potenza, risponde a Vittorio Feltri
Leggendo le dichiarazioni di Vittorio Feltri, noto volto giornalistico e frequentatore dei maggiori talk show, salotti televisivi italiani, ho pensato che dopo la Festa della Liberazione in ricordo della sconfitta nazifascita niente potesse rovinare il clima di solidarietà tra gli italiani in un momento drammatico come questo. Certo la politica ha continuato a discutere e dividersi anche in tempo di Coronavirus con toni accesi su scelte, opzioni ed indirizzi economici e sanitari inediti per un Paese colpito dopo un secolo dall’avvento della Spagnola, da questo virus insidioso.
Ma più del Covid potè il virus della provocazione razzista tipica di un canovaccio Nord Sud vecchio, stereotipato, anacronistico. Si sarebbe potuto glissare sul suo intervento ma vede purtroppo lei è seguito e quindi l’onere della “replica” è umilmente necessario.
L’offesa ingiustificata di Feltri alla città di Potenza, immaginata come una terra in balia di posteggiatori abusivi e contrabbandieri, se non peggio, non è stata gradita.
Ebbene da cittadino prima di tutto e poi come umile e modesto Consigliere Comunale inviterei davvero Vittorio Feltri a venire a Potenza, magari quando l’emergenza epidemiologica sarà finita.
Si renderebbe conto della sua storia, del suo tessuto sociale laborioso, certo anche delle sue difficoltà come del resto credo anche Milano.
Non so se lei caro Feltri sia mai venuto a Potenza ma le assicuro che ne varrebbe la pena. Oltre alle cose belle è anche il capoluogo di una Regione petrolizzata che contribuisce distruggendo il suo ambiente al Pil, alimentando quella produttività che lei spesso invoca anche a discapito delle cautele legate alla salute dei cittadini.
Molti invece, anche del Nord, sono venuti a Potenza a sedersi sulle poltrone della Regione per vedere come sfruttarla a vantaggio di logiche economiche che non hanno ragione di esistere e che nulla hanno a che fare con la civiltà.
Certo, la politica ha le sue responsabilità.
Potenza come tante realtà italiane da Nord a Sud ha subito il colpo inferto dalle speculazioni edilizie, dalle logiche energetiche fossili, dalla distruzione dell’ambiente. Forse caro Feltri questa emergenza epidemiologica ci ha consentito di scoprire quanto male abbiamo fatto al mondo ed al nostro Paese Italia. Occorre ripartire da zero, rimediando ai nostri errori, cercando di rispettare l’ecosistema e forse la cosa più importante di tutte la dignità delle persone che forse lei volutamente e provocatoriamente ha voluto ignorare.
Capogruppo del Movimento 5 Stelle
Consigliere Comunale di Potenza
Marco Falconeri
Non so se mai questa mail verrà letta dal dott Feltri. Ma una cosa la voglio dire prima di parlare della mia città si deve sciacquare la bocca. La mia città potrà avere difetti, difficoltà economiche ma non spetta a lei dirlo. Ma una cosa se la faccia dire l’aria che si respira qui…. A Milano puo solo che sognarla…. Ma poi mi dico cosa scriviamo a fare andrà tutto bene.. Cantiamo l inno d Italia. Quando siamo costretti a sentire questi insulti gratuiti. Che tristezza. L’Italia è bella tutta con isuoi pregi e difetti poi ognuno sceglie dove vivere… Ma se siamo italiani gli insulti lasciamoli a chi non ama il nostro paese
E’ veramente troppo invitarlo a Potenza, corriamo il rischio che la nostra cultura ed educazione lo giustifichino, operando in feltri una sorta di ricoscimento alle sue idiozie. Noi da italiani, dovremmo fare in modo che siano i cittadini e gli imprenditori del nord a riconoscere la violenza anticulturale di feltri. Per poter attivare questa reazione occorre che i connazionali del nord verifichino le conseguenze di una simile cultura….Non acquistiamo per un mese prodotti del nord evidenziando così il nostro disappunto a feltri e a coloro che professano in maniera ipocrita la loro disattenzione.