BasilicataCronaca

Farmacia dei Servizi in Basilicata, in 5 mesi 2000 prestazioni

Prosegue anche in Basilicata la sperimentazione della farmacia ‘dei servizi’ che, iniziata a maggio scorso, dovrà concludersi entro la fine dell’anno per poi riprendere, se vigono le condizioni, nel 2025. Allo stato attuale, in cinque mesi di prestazioni, i risultati ottenuti parlano di più di quattrocento prestazioni in telemedicina erogate al mese tra spirometria, holter cardiaci, holter pressori ed elettrocardiogramma, portando il totale delle attività erogate ad oltre duemila. Le farmacie aderenti alla sperimentazione, e che espongono apposita locandina, rappresentano il 50% di quelle presenti, coprono circa 70 comuni su 131 totali e sono suddivise in 46 farmacie nel materano, città di Matera compresa, e 79 farmacie nel potentino, capoluogo compreso. La sperimentazione, pur se al momento presenta dati contenuti, ha sicuramente fornito un piccolo contributo sullo smaltimento delle liste d’attesa del Servizio Sanitario regionale che, di fatto non sono state ingolfate con le ulteriori duemila prestazioni erogate invece in alternativa dai presìdi farmaceutici. Quanto all’utenza, i cittadini lucani residenti soprattutto nelle aree più periferiche ed interne, quindi decentrate dalle grandi strutture sanitarie, si sono detti entusiasti per questi nuovi servizi pur se lamentano una scarsa informazione che solo in pochi casi parte da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici specialisti. Per i prossimi mesi i numeri delle prestazioni sono destinati a crescere anche per l’abbattimento delle limitazioni che nei primi cinque mesi hanno interessato solo un’utenza esente per patologia. Dalla prima settimana di ottobre invece tali prestazioni sono aperte a tutti i cittadini, indistintamente che presentino esenzione o meno o che abbiano o meno qualche patologia correlata all’esame da effettuare. Per tutti, invece, obbligatoria la presentazione della ricetta medica, anche dematerializzata. Sulla questione interviene il Presidente provinciale di Federfarma Potenza Carlo Claps per cui “aver allargato la platea degli usufruitori delle prestazioni della farmacia dei servizi a tutti i cittadini che possono così accedere alla telemedicina, è stato un passo in più verso la piena riuscita della sperimentazione. Tale passaggio, avvenuto con determina dirigenziale del Dipartimento regionale lucano, contribuirà ulteriormente ad accrescere il contributo dato al benessere della collettività. Nei servizi di competenza del nuovo modello di farmacia anche la ricognizione farmacologica e il supporto all’aderenza terapeutica per soggetti con patologie asmatiche, bpco, diabete ed ipertensione che in tutta la regione hanno sfiorato il migliaio di prestazioni in cinque mesi, dimostrando come le farmacie abbiano saputo ben intercettare ed evadere ogni necessità della popolazione, garantendo accesso più ampio ed equo alle cure sanitarie. La sperimentazione- auspica Claps- dovrà continuare anche successivamente alla fase attuale per poter così passare a sistema e perdurare nel tempo”.
Per il Presidente regionale di Federfarma Antonio Guerricchio, “alla luce dei risultati ottenuti, ci si auspica una maggiore informazione da parte del servizio pubblico anche per adeguare la Basilicata alle altre regioni che presentano numeri certamente maggiori relativamente alle erogazioni in telemedicina. Importanti- aggiunge Guerricchio – gli sforzi messi in campo dal Dipartimento Salute della Regione Basilicata a cui Federfarma è grata per aver compreso l’importanza della sperimentazione ed averne condiviso lo spirito e la valenza in favore esclusivo degli interessi e dei bisogni dei cittadini che, soprattutto difronte all’esigenza di un esame di telemedicina, trovano subito la disponibilità nella farmacia più vicina. Per migliorare le prestazioni ed alleggerire le strutture sanitarie regionali- conclude il presidente regionale Federfarma – è opportuno, in ogni caso, fare rete tra le istituzioni ai vari livelli e le farmacie in modo da assicurare ad ogni cittadino un’assistenza territoriale adeguata in cui il pubblico si fonde con le prestazioni erogate dalle farmacie stesse traendone giovamento per l’abbattimento dei tempi di attesa”.

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