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FC Matera: presentata la documentazione per l’iscrizione

Il Matera che sulla “carta” è fuori dal campionato di C2, per non aver ottemperato nei tempi richiesti alla legittimazione di tutti gli atti, ha presentato, comunque, tutta la documentazione necessaria alla Covisoc, via fax, ed ha tempo, inoltre, sino al 7 luglio, di pagare la fidejussione, quindi può sperare di far parte delle squadre del prossimo campionato.

E’ quanto è scaturito dalla conferenza stampa indetta dalla società biancazzurra presso l’Hotel San Domenico di Matera. Presenti il presidente Tommaso Perniola, il vice Mimmo Cinnella, e il direttore generale Giuseppe Fragasso. Una conferenza stampa che ha sottolineato l’amarezza, la passione e la determinazione nel voler tenere accesa la fiammella che “riporti” il Matera nell’alveo del suo Campionato di C2 dove è giunto la passata stagione, a seguito del ripescaggio ma anche della vittoria conseguita sul campo e in Coppa Italia, e in Campionato nella fase dei play off.

Intanto l’imprenditore Muscaridola incontrerà nel pomeriggio (ieri, ndr) il sindaco con il quale cercherà di vedere se Nicola Benedetto possa farsi carico della fidejussione. ”Entriamo nella penalizzazione e sappiamo che è una spada di Damocle – sottolinea Perniola – ma abbiamo voluto , in estrema-ratio mandare tutta la documentazione via fax alla Covisoc. La stessa sarà presa in esame dalla Federazione e per il 18 luglio sapremo se il Matera parteciperà al prossimo campionato. Bisogna aggiungere entro il 7 luglio la fidejussione. Dopo questa fase c’è anche quella che, eventualmente ci consentirà di fare ricorso qualora non saremo ammessi. Quello che conta è che chi ha intenzione (imprenditori, ndr) di salvare il Matera faccia la sottoscrizione personale della fidejussione, che potrà ritirare qualora la Covisoc bocci la nostra iscrizione. Questa operazione, in extremis, ci può consentire di sperare e questo per poter avere la speranza”.

Il Matera puntava tutto sulla disponibilità di Nicola Benedetto che insieme ai suoi amici avrebbe dovuto sottoscrivere la fidejussione anche perché la società con Tommaso Perniola ha pagato una trance di 87 mila euro per quanto riguarda gli emolumenti dei giocatori. Al tavolo della conferenza i responsabili della società biancazzurra hanno detto quanto avevano in animo di dire, rimarcando tutta la rabbia per come si è sviluppata la fase finale che portava alla scadenza del 30 giugno quale ultima data per operare in maniera corretta e precisa l’iscrizione.

Perniola non ha voluto accusare nessuno, Fragasso ha messo in evidenza che non si può attentare alla passione e al cuore per Matera, Cinnella ha rimarcato il come è stato preso in giro ed ha difeso la sua umiltà e dignità di fronte alla potenzialità economica di chi era preposto a dare soluzione al problema.

“Non dobbiamo sparare su nessuno – esordisce Perniola – e in questa conferenza ci limiteremo a dire quello che abbiamo fatto come società. Non siamo riusciti a presente la fidejussione, ma abbiamo presentato tutta la documentazione, via fax entro le 19 di ieri (giovedì 30 giugno 2011, ndr).

Adesso la Covisoc deciderà se la nostra documentazione è stata prodotta bene. Inoltre la Lega non da giudizi sul fatto che il Matera sarà iscritto o meno al campionato e nel qual caso si potrà fare ricorso. Voglio dire che la responsabilità nel caso il Matera non dovesse essere iscritto, sarà di tutti.

Noi non siamo stati in grado di trovare trecentomila euro, in altre parti si fanno cose straordinarie per salvare la società. Noi abbiamo – e questo lo voglio sottolineare – debiti personali e ci sono alcune persone che ci hanno concesso crediti, non abbiamo debiti se non quello di centomila euro per IVA, che erano della precedente gestione di Antonio Padula, e oggi siamo in rateizzazione per questo debito.

Il secondo debito ammonta a 90 mila euro per emolumenti e contributi di maggio che si possono pagare sino al 15 settembre; il terzo debito è di 84 mila euro per TRM che ritengo giusto per le partite mandate in onda, poi ci sono 20 mila euro per la Casam, che dobbiamo dire grazie per l’attesa.

E per noi che abbiamo gestito queste cose, è un successo, in quanto abbiamo pagato sino a tutto aprile”.

Questa l’analisi di Perniola che aggiunge: “Il sindaco si è attivato tanto e se non è riuscito a portare a termine l’operazione di aggregazione degli imprenditori, tra cui Benedetto, per il pagamento della fidejussione non va incolpato affatto. Forse la società e Benedetto non hanno ben calcolato i tempi.

Mercoledì, il signor Benedetto ci ha detto che contribuiva con centomila euro e noi non siamo riusciti a mettere insieme la differenza”.

Fragasso: “Dobbiamo tornare indietro di venti giorni quando in conferenza stampa Benedetto ci ha “sputtanati” con gli 800 mila euro di debiti. Avevamo quattro imprenditori che sanno leggere le carte e non ci hanno detto niente. Se il sindaco chiama gli imprenditori, questi non devono guardare il proprio orticello di interessi ma dimostrare atti d’amore e di riconoscenza verso il territorio. Cosimo Muscaridola è stato sempre vicino al Matera e anche oggi. Questa è la nostra città che manifesta apatia. Noi ci rimettiamo la faccia e la nostra dignità. Non mi sento in colpa e abbiamo fatto tutto il possibile e a me viene da piangere. Questa città non merita niente. Ci piaccia o non ci piaccia, Matera è questo. Il sindaco Adduce è stato l’unico che ha sposato la causa del Matera. Egli deve essere garante di tutti. La responsabilità è degli imprenditori. Questa è una città che può mantenere la serie B”.

Cinnella: “Non voglio essere morbido, e dopo tanti sacrifici fatti, arrivare a questa situazione è veramente umiliante dopo aver speso tanto. Per me andare in Piazza Duomo (riferimento a Benedetto, ndr) ed essere trattato come un mendicante non è stato affatto bello. Nella vita non sono i soldi che contano. Essere preso per i fondelli da Benedetto, non ci sto. Ha promesso la fidejussione e alla fine dice di mettere centomila euro e poi sparisce. Bisogna dare merito al sindaco che si è prodigato per trovarlo. Se avesse messo 180 mila euro, noi avremmo salvato questa situazione. Lo poteva fare benissimo ed invece lo ha fatto solo ed esclusivamente per andare sul giornale. Per quello che dico, mi assumo tutte le responsabilità. Io resto con la mia dignità e a testa alta”.

Muscaridola: “Bisogna capire lo stato d’animo della dirigenza ma non bisogna scaricare tutto sugli imprenditori. Anche i tifosi devono fare la loro parte e non sono stati intorno a Perniola, Cinnella e Fragasso per i sacrifici fatti. Ritengo che bene ha fatto Fragasso e Cinnella quando hanno lanciato l’appello, e noi abbiamo risposto. Parlo come imprenditore e dico che è un momento di crisi e bisogna salvaguardare le famiglie del personale che lavora per la mia azienda. Altri imprenditori hanno fatto la loro parte. Sono intervenuto a favore del Matera in diverse circostanze e questo nell’interesse della città che molti operatori non sentono. Ho avvertito Tommaso Perniola di non adagiarsi sugli allori. Ora si deve vedere se si può tornare su Nicola Benedetto, che è da apprezzare per quello che ha fatto per il Matera rispetto agli altri imprenditori.

Credo che se ci sono le condizioni di poter far pervenire alla Federazione la fidejussione sino al 7 luglio, inviterò il sindaco a chiamare Benedetto per vedere cosa si può fare. Devo sentire qualche altro imprenditore per vedere se insieme riusciamo ad arrivare alla somma di 300 mila euro”.

Perniola in conclusione: “Possiamo attivarci e versare 300 mila euro, ma questo non significa che stiamo dentro perché la documentazione, come ho detto, è stata inviata via fax”.

Muscaridola: “Mi auguro che i documenti trasmessi via fax siano riconosciuti e mi auguro di trovare 300 mila euro insieme agli imprenditori. Vedere svanire tutto, quando Matera si candida come Capitale Europea della cultura non è bello. Invito gli imprenditori materani a rispondere per mettere insieme tutti, la somma che occorre”.

Carlo Abbatino

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