FdL: portualità turistica, un ponte nel Mediterraneo
La portualità come catalizzatore del turismo pugliese: più che un’idea, un progetto già in fieri, di cui si è parlato anche alla Fiera del Levante, nel corso del primo incontro del ciclo di conferenze organizzato da Confindustria Bari e Bat.
Ad aprire il dibattito è stato l’intervento di saluto del padrone di casa Michele Vinci, presidente di Confindustria Bari e Bat, che ha voluto focalizzare l’attenzione sull’importanza del turismo per l’intero sistema economico della regione: «Clima, monumenti, ospitalità, cucina fanno della nostra terra una meta ideale. La tendenza è ormai positiva dall’inizio del Duemila, ma le potenzialità possono essere sfruttate anche maggiormente: sarà fondamentale incrementare le strutture, i percorsi, e qui arriviamo alla portualità, snodo cruciale per il definitivo salto di qualità. In più, mi permetto di suggerire: perché non impegnarsi nello sviluppo in una rete adeguata di formazione professionale?».
Una proposta che ha trovato sponda propizia nelle parole di Roberto Perocchio: «È chiaro che turismo non può significare solo cappuccini e brioches, ma deve comportare anche un’attività qualificata e sempre più tecnologica». Il presidente di Assomarinas, associazione promotrice del convegno, ha poi proseguito ringraziando le autorità e i presenti per la realizzazione dell’iniziativa: «Questi sono momenti molto preziosi, possono sembrare faticosi a volte, ma solo così è possibile raggiungere l’agreement delle parti su progetti vitali per il nostro territorio».
Numerose le tematiche sul tavolo del dibattito moderato da Massimo Bernardo, giornalista della rivista Nautica e addetto stampa di Assomarinas, e organizzato da Marina Lalli, vicepresidente di Confindustria Bari e curatrice del suo padiglione fieristico: dalla tutela dell’ambiente alla creazione di reti di trasporto marittimo-fluviali, dall’interscambio culturale ai problemi dell’immigrazione, per arrivare all’ammodernamento informatico e alla messa in rete di un nuovo portale. Sullo sfondo, il caso virtuoso del porto di Bisceglie, paradigma della cooperazione fra pubblico e privato, rappresentato da Francesco Amoruso, vice-sindaco e senatore in quota Pdl. E la consapevolezza della centralità della Puglia nel panorama nazionale ed internazionale: in questo senso largamente significativa sarà la presenza della Regione Puglia al più grande evento nautico-fieristico di livello mondiale, il Salone Nautico di Genova.
Nuove rotte, nuovi spazi, ma soprattutto una maggiore organizzazione e gamma di possibilità da offrire agli utenti del turismo diportistico.
Progetti importanti, messi in dubbio però dagli interessi economici delle multinazionali petrolifere che minacciano i mari pugliesi, come ha evidenziato Lorenzo Nicastro, assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, intervenuto in chiusura dei lavori: «Non voglio turbare questo clima di grande produttività, ma ho un debito di verità nei confronti di questa platea: tutte queste iniziative rischiano di naufragare a causa dello scenario geopolitico e del progetto di talassocrazia di alcune grandi imprese estere che hanno messo gli occhi sul nostro mare. Le piattaforme off-shore sono delle portaerei laiche: dobbiamo contrastare questo pericolo con tutte le nostre forze, difendere le nostre coste e di conseguenza anche i progetti affascinanti di cui parliamo oggi».