Federalberghi Puglia impugna al Consiglio di Stato la tassa di soggiorno introdotta dal comune di Bari
Federalberghi Puglia ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar di respingere la richiesta di sospensione della tassa di soggiorno introdotta a Bari lo scorso luglio. L’associazione alberghiera ha espresso forte disappunto per la decisione, ritenendola “ingiusta”. “Non viene riconosciuto il “danno grave e irreparabile” derivante dall’introduzione della tassa. – si legge nella nota – Il Comune di Bari non ha concluso il procedimento necessario prima di imporre la tassa, violando il principio legale che prevede la destinazione dei proventi della tassa di soggiorno in modo preventivo e non successivo alla raccolta. L’ordinanza del Tar è stata redatta sulla base di affermazioni ritenute non sufficientemente verificate e che, per questo motivo, il provvedimento meriti di essere impugnato”.
Francesco Caizzi, vice presidente nazionale e leader barese e pugliese di Federalberghi, ha sottolineato il problema dell’abusivismo ricettivo. “Oltre il 50% delle strutture ricettive della città opererebbe in nero, con più di 800 strutture non registrate che sfuggono al pagamento della tassa di soggiorno, provocando un’evasione fiscale significativa”, ha detto Caizzi.