Fenice, Valvano su visita dell’assessore Berlinguer
“Il Comune di Melfi non può non apprezzare la decisione politica e di merito sul provvedimento dell’Aia. La decisione presa dalla Regione su alcune questioni lasciano oggettivamente intravedere una tendenza a tutelare l’ambiente e l’interesse generale. L’aver ascoltato le istanze delle comunità locali esprime innanzitutto un modo con il quale il nuovo governo regionale ha affrontato la questione. L’altra circostanza è la decisione di merito su alcuni particolari di non poco conto come l’esclusione dal provvedimento di autorizzazione di una serie nuova di codici di rifiuti speciali che l’azienda aveva richiesto e che non corrispondono ad un fabbisogno della Basilicata.
Tutto ciò esprime la qualità di una decisione politica che non guarda all’interesse economico dell’operatore ma con prudenza si attiene a ciò che è l’interesse generale della collettività. Questa visione è prevalsa sulle pur legittime istanze dell’azienda che non sono mai state anteposte all’interesse generale. Oggi noi continuiamo a ritenere l’azienda inadempiente rispetto agli obblighi sulla vicenda della bonifica. Il provvedimento dell’Aia introduca elementi ulteriori di garanzia altamente prescrittivi che dovrebbero far crescere il livello di tutela della Città. La nostra visione è che quell’impianto è come una 500 che viene gestita sulla pista delle “24 Ore Le Mans” . Il provvedimento dell’Aia tende a fare in modo che quella macchina risulti competitiva rispetto al campionato della salute. Ben venga il provvedimento dell’Aia. Non vi era e non vi è la discrezionalità che quel provvedimento potesse essere negato. Se vi erano i presupposti per mantenere il funzionamento dell’impianto- perché gli Enti preposti al controllo ritengono che quei presupposti esistono- è evidente che né la Giunta né la Regione potevano con discrezionalità o assoluto arbitrio sottrarsi dal rilasciare un provvedimento che diventa sul piano giuridico un obbligo più che una scelta. Il provvedimento introduce innovative prescrizioni che colmano lacune prima sottovalutate. Tra le tante assumono particolar rilievo il monitoraggio ambientale, i controlli delle immissioni in atmosfera indipendenti dal soggetto controllato ed il rifacimento delle rete fognaria.
L’azienda-e in particolar modo il gruppo Edf- devono prendere atto che sono dinanzi ad un bivio : investire per colmare alcune lacune attualmente presenti o in alternativa abbandonare questo territorio. Non vi sono altre opzioni”.