Ferrosud, tutto rimandato al 21 aprile
Il rilancio della Ferrosud di Matera dovrà necessariamente rispettare i tempi ristretti imposti dal Concordato preventivo, approvato dai creditori dell’Azienda e recentemente omologato dal Tribunale di Matera. Condizione di base perché le previsioni del Concordato possano tradursi in un vantaggio per la ripresa produttiva è la rapida definizione ed esecuzione di un Piano industriale condiviso che preveda, tra l’altro, la piena occupazione dei lavoratori in cassa integrazione. E’ quanto emerso oggi al termine di una riunione presso il Dipartimento Attività Produttive, alla quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti sindacali e dei lavoratori, l’assessore Erminio Restaino, il presidente del Gruppo, il cavaliere Mancini, il consulente della proprietà Sergio Lucherini, il commissario liquidatore Emanuele Loperfido e il commissario giudiziale Giovanni Acito. Molto dura la posizione della Regione Basilicata espressa dall’assessore Restaino al termine dell’incontro. La Regione è costretta a cedere alle richieste dell’azienda di riconvocare il tavolo nelle prossime settimane; tale condizione viene accettata nella speranza che il Gruppo Mancini, in questo lasso di tempo, possa elaborare un Piano Industriale concreto che, tenendo conto delle previsioni imposte nel Concordato preventivo appena omologato, possa offrire elementi di certezza per i lavoratori e per lo sviluppo in Basilicata di un settore industriale per il quale, negli ultimi mesi, si sono anche registrati segnali di ripresa. Per questi motivi il tavolo è stato riconvocato il prossimo giovedì 21 aprile, alle ore 10, presso il Dipartimento Attività Produttive.
Critico ed abbastanza insoddisfatto il segretario regionale della Fim Cisl, Gerardo Evangelista, alla fine della riunione di stamane:“Siamo fortemente delusi perché invece di presentare, come richiesto dai sindacati, il nuovo piano industriale, l’azienda si è limitata a chiedere un ulteriore periodo di cassa integrazione, riservandosi di presentare il piano industriale solo fra una settimana. È evidente che la situazione a questo punto si fa paradossale – evidenzia Evangelista – in considerazione del fatto che proprio la presentazione di un piano industriale serio e credibile rappresenta per il sindacato e la Regione la condizione imprescindibile per ottenere un prolungamento degli ammortizzatori sociali”. Per il segretario della Fim materana “è il gruppo Mancini che deve fare chiarezza sulle proprie intenzioni e fornire le necessarie garanzie con un progetto di rilancio che salvi la Ferrosud da una lenta e inesorabile agonia”.