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Ferrovie Sud Est, Emiliano chiede le dimissioni di Fiorillo

L’allontanamento di Luigi Fiorillo dalle Ferrovie Sud Est ed un piano di ‘efficientamento’ del servizio di trasporto, da realizzare a prescindere dall’assetto definitivo che l’azienda avrà in futuro. Sono le due richieste fatte da Michele Emiliano al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio, sul futuro della ‘Sud Est’, azienda di cui proprio il ministero è socio unico e che impiega 1.300 dipendenti. L’azienda è gravata da oltre 250 milioni di debiti e le prospettive di diventare la metropolitana di superficie di quattro province, e del Salento in particolare, giorno dopo giorno svanisce sempre più; nonostante 500 milioni di risorse Ue investite dalla Regione, Fse è incapace di garantire un servizio di trasporto dignitoso a milioni di pugliesi.
E così il governatore Emiliano ha rotto silenzio e riserbo per garantire il prosieguo delle trattative con il Governo sul futuro dell’azienda di trasporto ferroviario, il tutto davanti al Consiglio regionale riunito, su input del consigliere del Movimento Schittulli-Area Popolare, Luigi Morgante. All’elenco di defaillances delle Ferrovie Sud-Est, ultimamente si è aggiunto un episodio di cronaca, come l’incendio di un pullman Fse fra Manduria e Avetrana a settembre.
“Soltanto la prontezza dell’autista ha impedito si trasformasse in una strage. – ha ricordato Morgante in Aula – La Regione dica cosa intende fare per garantire la sicurezza dei fruitori dei servizi in concessione della società Sud Est; la regolarità dei servizi e delle prestazioni erogate; per verificare l’effettività e l’efficienza della manutenzione effettuata”.
Pronta la risposta di Emiliano: “Il fronte Sud-Est è uno di quelli sui quali la Regione si sta molto impegnando. La situazione dell’azienda, nel suo complesso, è delicata, soprattutto per ragioni finanziarie e senza alcuna responsabilità della Regione, che ha assolto nei confronti dell’azienda le sue obbligazioni. Tengo a precisare che la Regione Puglia è semplice cliente delle Ferrovie del Sud-Est, ha un contratto di servizio. E con l’assessore Giannini (ovvero il titolare della delega ai Trasporti abbiamo sorvegliato anche con molta durezza sulla qualità del servizio, minacciando più volte un’eventuale procedura di inadempimento e, mantenendo nei confronti dell’azionista attuale, cioè il Governo della Repubblica italiana, un atteggiamento di grande rigore”. Da qui, come detto, la richiesta di sostituzione del manager nonché amministratore unico Fiorillo, pluri-indagato a Bari e a Firenze per turbativa d’asta, frode e truffa ai danni dello Stato, e da 30 anni al timone di Fse. “In termini oggettivi, Fiorillo è responsabile della qualità del servizio e anche della situazione complessiva. Ma serve capire in quale direzione si deve andare per il futuro”, ha chiosato Emiliano.

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