BasilicataBasilicataCulturaTurismo

Festa del 2 luglio, Cattedrale e diretta tv ‘perni’ della tradizione

La piena disponibilità della Cattedrale di Matera, a nove anni dalla chiusura, e la necessità di favorire la piena fruibilità della festa del 2 luglio a quanti sono impossibilitati a seguirla a livello locale o perché residenti fuori regione all’estero, sono priorità sulle quali ripiegarsi per restituire ‘integrità’ all’evento della tradizione più atteso dai materani. E’ il senso dell’intervento del presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, che esprime rammarico per la ‘incompletezza’ di due momenti fondamentali della Festa che ne limitano immagine e offerta.

“Il limite della diretta televisiva – ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli – concentrata in poche ore, soprattutto alla sera, penalizza quanti sono impossibilitati a seguire l’evento perché costretti a casa o presso le rispettive attività produttive o perché risiedono fuori regione o all’estero. Ci sono giunte segnalazioni di imprenditori, in particolare, che hanno appreso con stupore un provvedimento in controtendenza rispetto alla tradizione della festa. Non siamo contrari alle innovazioni, alle diversificazioni dell’offerta, alle logiche di mercato per l’inserimento di soggetti imprenditoriali che possano contribuire a migliorare offerta e immagine del 2 Luglio, alla presenza di network televisivi e multimediali nazionali e internazionali, ma occorre ricordare che la Festa è prima di tutto dei materani, che l’attendono tutto l’anno per poterla seguire e vedere. Riteniamo che la questione potesse essere approfondita e valutata, per tempo in tutti i suoi aspetti, finanziari e organizzativi, per non venire meno a questa esigenza”.

L’altra questione toccata da Tortorelli riguarda i tempi di riapertura del Duomo, a causa di lavori di restauro e consolidamento che richiedono finanziamenti aggiuntivi. “Anche la Cattedrale e piazza Duomo – ha detto Tortorelli – fanno parte di una tradizione interrotta che va ripresa, accelerando il più possibile i tempi per la riapertura del Tempio e con i necessari finanziamenti. Nel 2013 saranno trascorsi 10 anni dalla chiusura. Auspico che si produca il massimo sforzo perché la Protettrice torni a svolgere quel ruolo e quel significato religioso che sono nella memoria del popolo materano e delle diverse fasi della Festa”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *