Festività del 2 Giugno, la nota del M5S Basilicata
I valori costituzionali e repubblicani siano sempre un faro che illumina i nostri giorni. In occasione delle celebrazioni del 2 giugno mi sento di fare questa considerazione. Siamo reduci da un anno e mezzo di sacrifici e difficoltà, provocate dalla pandemia e la nostra Carta costituzionale continua ad essere un punto di riferimento imprescindibile.
Settantacinque anni fa gli italiani e le italiane, per la prima volta, parteciparono al voto. Con 12.718.641 voti a favore del governo repubblicano, contro le 10.718.502 preferenze espresse per la monarchia, l’Italia aprì la strada alla repubblica. Termini come democrazia, libertà e Costituzione, appaiono scontati alle nuove generazioni. Eppure, in un tempo non troppo lontano, su questi stessi elementi si sono combattute lotte, sono stati fatti sacrifici e molte vite sono state interrotte in loro difesa. Un passaggio segnato da protagonismo nuovo: uomini e donne che contribuirono a cambiare l’immagine del nostro Paese. Un momento di svolta, quello del 1946, che ha rinnovato profondamente l’Italia, portando nuove speranze dopo anni di macerie.
L’azione quotidiana che il M5S anche qui in Basilicata mette in campo è improntata all’esperienza di chi ha creduto nella libertà e nel rispetto dei diritti fondamentali. Per questo è importante rimarcare l’impegno degli ultimi tempi. Penso alla richiesta di aprire in Basilicata la sezione della Direzione Investigativa Antimafia. Penso alla nostra richiesta, che ha trovato tra tutte le forze politiche del Consiglio regionale massimo supporto, per insistere sulla riapertura del Tribunale di Melfi, dopo le sciagurate scelte del 2013, alla luce della istituzione della Commissione interministeriale sulla giustizia nel Sud Italia.
Occorre proteggere i valori della democrazia e della libertà; non disperdere il frutto del lavoro dei nostri padri e madri costituenti per poter trasmettere il rispetto di quei valori in questi momenti di difficoltà. Solo così potremmo difenderci dal virus dell’odio e delle prepotenza. Una società civile si può chiamare tale se mette al primo posto la solidarietà e la cooperazione tra le persone.
Buon 2 Giugno!
Gianni Leggieri
Consigliere regionale di Basilicata del MoVimento Cinque Stelle