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Festività natalizie, itinerari e sapori del Sud Italia

Il Sud Italia, con la sua ricchezza di cultura, tradizioni e paesaggi mozzafiato, offre una vasta gamma di esperienze per i viaggiatori in cerca di una vacanza autentica durante le festività natalizie. Dal calore delle persone alla squisita gastronomia, passando per i mercatini di Natale e le feste esuberanti di Capodanno, esplorare il Sud Italia in questo periodo dell’anno è un’esperienza indimenticabile, in collaborazione con www.girovagandoinitalia.com ed i web magazine Itinerari e Agroalimentare d’Italia e Eccellenze Agroalimentari d’Italia

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In Campania, a  Napoli, suggestiva, imperdibile e di grande effetto è la passeggiata tra le botteghe artigiane di San Gregorio Armeno. Una tradizione nel cuore pulsante del capoluogo campano che emoziona e porta in vita tutta l’arte degli artigiani presepiai napoletani. Da non perdere il tradizionale concerto di Natale nella splendida cornice del Teatro di San Carlo, un’esperienza musicale che riscalda il cuore in questa stagione. Nella festosa  Salerno, le suggestiveLuci d’Artista ubicate nei giardini pubblici della villa comunale. Ogni anno, la città  campana ospita un’installazione conosciuta come ‘Luci d’Artista’, trasformando la città in un museo all’aperto con sculture luminose. È un’esperienza magica che attira visitatori da tutto il mondo. La Reggia di Caserta non ha nemmeno necessità di presentazioni: è un complesso maestoso, non solo per la bellezza dei suoi regali appartamenti, ma perché i giardini sono un vero e proprio idillio! Da visitare, dunque, quando il clima permette di stare all’aria aperta  Sorrento e le Luci Festive: Sorrento brilla durante le festività, con luci e decorazioni che adornano le strade e piazze. La Messa di Mezzanotte nelle chiese storiche è un’esperienza toccante, e potrai godere della vista mozzafiato del mare illuminato. La Costiera Amalfitana e il Capodanno: Immagina di festeggiare il Capodanno con vista sulla celebre Costiera Amalfitana. Le città come Amalfi e Positano offrono spettacolari fuochi d’artificio a mezzanotte. 

In Basilicata, a Matera, l’ Incantevole città dei Sassi e Capitale Europea della Cultura 2029,  Il tempo sembra essersi fermato,  dove il paesaggio circostante non è diverso da quello di un dipinto. I due quartieri, il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso, sono dominati dall’alto dalla Civita, il nucleo più antico e sono un intrico di scalinate e stradine, in cui è facile e piacevole perdersi, scoprendo grotte e chiese rupestri. Lo scrittore Carlo Levi, nel suo libro “Cristo si è fermato a Eboli”, la descrive così: “Chiunque veda Matera non può non restarne colpito tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza”. Lo splendido scenario naturale offerto dalla città di Matera è stato utilizzato anche per effettuare numerose riprese cinematografiche, fra cui The Passion di Mel Gibson, Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, King David con Richard Gere, The Nativity Story” (2006) di Catherine Hardwicke, La Lupa di Alberto Lattuada ,  L’uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore, nel  2019, il sequel di 007 No time to die del regista Cary Fukunaga e numerose fiction di successo. Da visitare Miglionico,  piccolo borgo della provincia materana, conosciuto grazie alla famosa Congiura dei Baroni del 1485. Di rilevante interesse storico e culturale, il Castello del Malconsiglio. Non soltanto per la sua popolarità, ma soprattutto per una serie di eventi, che periodicamente si svolgono al suo interno. Posizionato su un’altura tra i fiumi Bradano e Basento, il comune di Pomarico si  affaccia su una splendida valle nel cuore della morbida collina materana. Il borgo è circondato da estesi campi costellati da uliveti, vigneti e frutteti  come indica il suo nome che deriva da “Pomaria Locus” o “Pomi Ager”, “luogo ricco di alberi fruttiferi”  e per la bellezza naturalistica del circostante bosco della Manferrara. Da visitare la chiesa madre è dedicata a San Michele Arcangelo, protettore di Pomarico. Bella la sua facciata barocca con l’imponente campanile, mentre all’interno è a croce latina a tre navate con eleganti decorazioni barocche e statue e angeli a stucchi. Di particolare interesse artistico è senza dubbio il Palazzo Marchesale o Donnaperna nella sua imponente struttura settecentesca e che in estate, nel suo cortile interno, nel “salone Rosa” con volte dipinte a tempera, ospita la stagione culturale estiva con concerti e spettacoli. A poca  distanza da Matera si trova Montescaglioso, un borgo conosciuto come la “Città dei Monasteri”. Il Monastero di San Michele Arcangelo è un luogo che merita assolutamente una visita, con i suoi affreschi e la vista spettacolare sulla valle circostante. Il carnevale e la festa patronale di San Rocco, il 20 agosto, sono manifestazioni importanti del folclore locale.  A Irsina, accogliente comune del Materano, da visitare  la Cattedrale dell’Assunta (XIII secolo), di cui si possono ammirare la facciata barocca e il campanile a bifore in stile gotico. Al suo interno, degni di nota sono una serie di tele di scuola napoletana del XVI e XVII secolo e una statua in pietra policroma di Sant’Eufemia, attribuita a Mantegna, conservata nella cappella a destra dell’altare maggiore. Interessanti sono la Chiesa del Convento di San Francesco (XII secolo), in cui si possono ammirare affreschi di scuola senese del XIV secolo con raffigurazioni del Redentore, l’Incoronazione di Maria, la Crocifissione e la Resurrezione. Definita come un “anfiteatro gigante”, la città di Pisticci offre uno splendido panorama su un territorio caratterizzato da profondi calanchi argillosi, che ha come sfondo le montagne dell’Appennino Lucano. Caratteristico e molto suggestivo è il Rione Dirupo, composto da piccole casette bianche, allineate, unifamiliari, dal tetto spiovente coperto da canne e tegole, dette “lammie”. Nel Rione Terravecchia da visitare è la Chiesa Madre dei SS Pietro e Paolo, risalente al XIII secolo. Su un’altura, infine, sorge il millenario Santuario della Madonna del Casale, in stile romanico-pugliese, con portale trecentesco, adorno di foglie d’acanto, tigri e aquilotti, e un rosone del 1500. Al suo interno si può ammirare una bellissima statua in legno del XV secolo, raffigurante la Madonna del Casale. Montalbano Jonico, accogliente borgo del Metapotino, deriva da MONS ALBANUS, in relazione all’antica città di Albano. Nel 1863, per distinguerlo dagli altri toponimi esistenti in Italia, a Montalbano venne aggiunto l’appellativo JONICO. Al Bana, in arabo, significa “luogo eccellente”. Dai reperti archeologici trovati sul territorio, oggi conservati nel museo Ridola di Matera, si è potuto stabilire che la zona è stata abitata sin dall’epoca ellenistica-romana. L’intera area è formata dai Calanchi che rappresentano il prodotto del processo di “modellamento dei versanti” dove l’azione degli agenti esogeni agisce e quindi “modella” l’argilla. Il centro del paese è caratterizzato dall’imponente “Arco del Pubblico Orologio”, un antica porta del XVII sec. Suggestiva è la Chiesa di San Maurizio, caratterizzata da una cupola del 1400, mentre nell’interno si possono ammirare un’Acquasantiera del 1500, un coro ligneo ed altari cinquecenteschi. Policoro, l’antica Heraclea, sorge al centro del Golfo di Taranto, in prossimità del fiume Agri, sulla fertile pianura di Metaponto e a pochissimi chilometri dal mare, nella profonda anima della costa ionica. Di rilevante interesse culturale, Il castello baronale, noto anche come Palazzo Berlingieri, edificato intorno all’anno mille, le principali piazze Eraclea e Segni, e poi il caratteristico Borgo Casilini e i graziosi Giardini Murati, attorno ai quali si organizzano i principali eventi estivi. Potenza è il  capoluogo più alto d’Italia, con i suoi 819 metri di altezza sul livello del mare. Un a città di elevato interesse storico e culturale , impreziosita da storiche chiese e preziose piazze, musei e gallerie d’arte, palazzi signorili e antiche porte medievali. E poi il Teatro Stabile, che domina la centrale Piazza Mario Pagano e, ancora, la cosiddetta Torre Guevara, quel che resta del vecchio castello. Nel mese di maggio,  Potenza  è avvolta da un’atmosfera magica, che ruota attorno ai preparativi per le celebrazioni in onore del suo Santo Patrono, San Gerardo Vescovo da Piacenza.  In provincia di Potenza, collocato nella valle del torrente Frido, San Severino Lucano offre una visione suggestiva del paesaggio circostante, poiché il suo territorio fa parte del Parco Nazionale del Pollino. Interessante da un punto di vista artistico è la Chiesa Madre di Santa Maria degli Angeli, risalente al 1500. Al suo interno si possono ammirare una croce processuale del 1600, un Crocifisso ligneo del 1500, un prezioso ostensorio, vari dipinti del 1600 ed una scultura lignea di Guido Mazzoni risalente al 1500 e raffigurante la Deposizione di Cristo. Nella chiesa, inoltre, è custodita la Statua della Madonna del Pollino, che, però, nel periodo compreso fra il 1° sabato di giugno e il 1° sabato di settembre, viene venerata nel Santuario, risalente al ‘700. Nel Lagonegrese, Lauria, città del Beato Domenico Lentini è caratterizzata da un passato illustre viene ricordata per l’eroica resistenza dimostrata nel tentativo di fermare l’avanzata dell’esercito napoleonico che provocò l’incendio ed il sacco del 1806. Di rilevante interesse culturale e religioso il  Santuario della Madonna Assunta, antica laura basiliana ed i resti del castello Ruggero che prende il nome dal sanguinario ammiraglio aragonese famoso per essere uscito vittorioso da tutte le battaglie alle quali partecipò. Trecchina, dove scoprire il Parco delle Stelle, tappa obbligata per gli amanti dell’outdoor e degustare gustose specialità gastronomiche locali. Si prosegue per Rivello, i borgo presepe, posizionato su di un’altura da cui domina la Valle del Noce. Merita una menzione il Convento di Sant’Antonio, risalente al Cinquecento è impreziosito da pregevoli affreschi realizzati dai fratelli Todisco. A Giovanni Todisco si deve l’affresco dell’Ultima Cena, situato nel refettorio Nemoli,  pittoresca località caratterizzata da un intreccio di vicoli, gradinate e palazzi settecenteschi, situata a pochi chilometri dal lago Sirino. Meta ideale per passeggiate rilassanti e rinfrescanti nella calura delle giornate estive, mentre in autunno diventa meta prediletta per gli estimatori del foliage. Le splendide spiagge nelle località di Acquafredda, Cersuta, Fiumicello, la Spiaggia Nera, le Secche, Castrocucco fanno da cornice al litorale di Maratea, la perla del Tirreno, impreziosito al largo da scogli e isolotti che si snoda per 32 km, intervallato da pareti rocciose alte e ripide che  si tuffano nel Mar Tirreno. Sul  Monte San Biagio, svetta la Statua del Redentore, noto anche come “Cristo di Maratea”, seconda per dimensioni soltanto a quella di Rio de Janeiro. Nel Vulture Melfese, tra affascinanti scanari di vigneti dell ‘Aglianico DOC, Melfi è uno dei centri culturali più vivi della Basilicata, per il suo castello normanno svevo, sede anche del Museo Archeologico, e le numerose altre architetture che la rendono meta irrinunciabile. A Avigliano, Il castello di Lagopesole è il luogo in cui Federico II, Imperatore di Svevia, amava rifugiarsi per dedicarsi all’arte venatoria, una delle sue passioni, ed è stato il luogo prediletto da Manfredi, figlio dello stesso “Stupor Mundi”. Nell’Ottocento, rifugio dei briganti capeggiati da Carmine Crocco, oggi il castello è location prediletta per prestigiose iniziative culturali. Venosa è espressione della cultura che nei secoli ha permeato la città oraziana dando vita a gioielli artistici e architettonici di inestimabile valore. Sin dall’ingresso della città si può ammirare la splendida Abbazia della Trinità, con annessa chiesa dell’Incompiuta, luoghi sacri fortemente legati all’origine della dinastia normanna. Straordinario è anche il vicino Parco archeologico e, nel cuore del borgo antico, il castello Pirro del Balzo, sede del Museo Archeologico Nazionale. Val d’Agri terra di cultura e tradizione  si estende per circa 500 chilometri quadrati ed è il risultato di un lento prodotto di scavo lungo le dorsali calcaree tipiche della Basilicata occidentale. Tra i comuni da visitare,  Viggiano, dove il Sacro Monte  accessibile a piedi mediante un facile sentiero nel bosco  custodisce la veneratissima Madonna Nera, patrona della Basilicata; una gita a Grumentum, antica colonia romana dove sopravvive un bell’anfiteatro, e all’adiacente museo di Grumento Nova; una puntata fino a Guardia Perticara, dove si passeggia tra le case ben restaurate e le vie lastricate; una visita all’abbazia di S. Maria di Orsoleo a S. Arcangelo, suggestiva abbazia perduta tra i campi. Si continua ancora a sud, verso Grumento Nova, Sarconi, Moliterno ,  Brienza e lungo la valle del Pergola, affluente del Melandro, si percorre la SS 598 per raggiungere Marsico Nuovo  Dopo un’escursione a Paterno, ci si porta a Tramutola e quindi a Marsicovetere, insediamento tra i più alti della regione, fra il monte Volturino e il monte di Viggiano. A Brindisi di Montagna, da visitare il Parco della Grancia, primo parco storico, rurale e ambientale d’Italia ed il castello Fittipaldi- Antinori. Castelmezzano, Pietrapertosa e Albano di Lucania, borghi autentici da scoprire negli  incantevoli scenari delle Dolomiti Lucane

In Puglia, Bari  è considerata una moderna città dal cuore antico. Per alcuni il vero cuore della città è il borgo murattiano, per altri il centro storico, ma in realtà è il lungomare che lo rappresenta a giusto titolo, assieme al porto vecchio, luogo in cui la gioia di vivere dei pugliesi si esprime con gesti, suoni e colori mediterranei. Percorrendo da sud il lungomare Nazario Sauro si può ammirare il bel palazzo fin de siecle della Provincia con la ricca pinacoteca, poi la rotonda che amplia la vista sino a Piazza Eroi del Mare, la quale si affaccia sul porto vecchio. Nel borgo antico la Basilica di San Nicola, romanico-gotica, si impone nello spazio circostante. Il Castello Federiciano svetta superbo, mentre il Teatro Petruzzelli resta un gioiello ferito. Sono i dintorni di Bari, spesso ignorati, a nascondere numerosi ed interessanti luoghi, come la chiesa rupestre di Santa Candida o le masserie fortificate. In provincia di Bari, Altamura, di origine antichissima, come testimoniano i resti dell’Uomo di Altamura, vissuto 250 mila anni fa, ancora imprigionato nelle profonde grotte naturali, e le orme lasciate circa 80 milioni di anni fà da enormi dinosauri appartenenti al Cretaceo superiore. Nell’antichità fu centro importante ma durante il Medioevo quasi scomparve. Fu poi ricostruita da Federico II.. Da visitare sono la Cattedrale del 1232, che conserva al suo interno un ambone in pietra, un altare della scuola del Bernini, un coro ligneo, un pulpito dei fratelli Pisani, le mura megalitiche e quelle medievali, la Chiesa di San Nicola dei Greci, la Chiesa di San Domenico e di Santa Lucia. Gravina in Puglia, piccola città affacciata agli orli di un burrone, la gravina. I primi resti dell’antico centro risalgono al 5950 a.C, rendendo Gravina il paese più antico della Puglia. Nel cuore della gravina c’è la Chiesa rupestre di San Michele, interamente scavata nella roccia: disposta su cinque navate divise da pilastri, è una delle più grandi chiese ipogee della Puglia. Conserva poche tracce degli antichi affreschi e, in una delle absidi, una statua in pietra dipinta raffigurante il Santo. Alla cripta è annesso un ossario che conserva i resti delle vittime di una strage saracena del 983. A Lecce, Piazza Sant’Oronzo preserva ancora le monumentali vestigia dell’Anfiteatro romano realizzato nel II d.C., con resti di gradinate in tufo e colonne: oggi solo 2/3 dell’anfiteatro è visibile, ma rende benissimo l’idea di come doveva essere in passato. Affascinante la Valle d’Itria, famosa per i suoi trulli. Partendo da Alberobello, passa per Locorotondo, Cisternino e Martina Franca, offrendo uno sguardo sulla vita rurale pugliese immersa in un paesaggio da cartolina. Taranto, la città dei Due Mari per la sua posizione geografica a cavallo tra il Mar Grande e il Mar Piccolo,  è ricca di monumenti: il Castello Aragonese, il Tempio dorico (in piazza Castello) e naturalmente il Museo Archeologico Nazionale di Taranto. La città di Taranto presenta “due anime” che convivono al suo interno: da un lato la Città Vecchia, il cuore più antico, dall’altro il Borgo Nuovo ovvero la parte più moderna della città dove si trovano negozi, ristoranti e locali. – https://turismo.puglia.it/taranto/ Grottaglie è famosa per la sua tradizionale ceramica. Il quartiere delle ceramiche è un’esperienza unica, con le sue botteghe artigiane dove si può osservare da vicino quest’arte antichissima. Immerso nell’entroterra tarantino, Ginosa e il suo castello, una fortezza risalente al XII secolo che domina il paesaggio circostante. Non perdere l’opportunità di visitare la Chiesa Madre, un altro gioiello architettonico del paese. Laterza, terra delle Gravine, con il centro storico, il Palazzo Marchesale, sede del Museo della Maiolica, il Museo della Civiltà contadina, la Cantina spagnola, la Fontana dei mascheroni, il Santuario della Mater Domini, il pane di Laterza, i fornelli pronti, le carni e la sagra dell’arrosto. Castellaneta , borgo ricco di fascino e storia. Il suo centro storico, caratterizzato da stretti vicoli e antiche case in pietra, è un vero tuffo nel passato.

In Calabria, Cosenza , detta anche città dei bruzi, è una delle città più antiche della Calabria e sorge sui sette colli nella valle del Crati, alla confluenza con il Busento. Dal punto di vista storico, artistico e culturale la città calabra è senza dubbio la più interessante da scoprire, chiamata nel 1500 “l’Atene della Calabria”. La città antica è caratterizzata da vicoli stretti e tortuosi , la struttura urbanistica, gli edifici monumentali,  i palazzi signorili ed importanti edifici religiosi fanno del centro storico di Cosenza uno dei più belli e antichi d’Italia.  La provincia di Cosenza è rinomata perché annovera accoglienti borghi,  come  Rocca Imperiale,  il cui abitato è sovrastato da un’imponente Rocca, fatta costruire da Federico II,  Fiumefreddo Bruzio sulla Costa Tirrenica, Altomonte nella Valle dell’Esaro, Morano Calabro e Civita nei pressi del Parco Nazionale del Pollino ed infine Aieta sulla Riviera dei Cedri. Altri centri interessanti sono:   Rende,  antico abitato romano, sviluppatosi nella valle del Crati, dove poi i Normanni costruirono il castello e la cinta muraria. Corigliano ha origini medievali ed è dominato da un imponente castello, suggestivo è anche l’antico quartiere di Ognissanti che presenta come gradinata su un colle. A Rossano, cittadina importante per le testimonianze d’epoca bizantina,  oltre al centro storico ed il Museo Diocesano, è possibile  visitare  anche il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli. Sul  versante est della regione, a 8 metri s.l.m., Crotone , antica colonia magnogreca fondata, fondata nell’VIII secola a.C. dai Greci, fu a lungo considerata il fulcro della Magna Grecia. Piazza Pitagora è il vero e proprio centro della città, è la piazza dove tutto accade. Sede di manifestazioni, sagre paesane ed eventi, è il punto di passaggio più importante di tutta Crotone. Via Milone e vicolo degli Abbracci sono mete  diventate famosissime grazie a un’iniziativa del centro culturale giovanile, il luogo del centro storico ,  salito agli onori delle cronache grazie al posizionamento di una targa in ferro che invita tutti i passanti ad abbracciarsi. Di interesse storiico e religioso, la Cattedrale di Santa Maria Assunta è stata costruita nel IX secolo. Caratterizzata da una facciata in stile neoclassico e da un’importante torre campanaria, al suo interno si trova la celebre Madonna Nera.  A Isola Capo Rizzuto, vi sono avanzi del complesso fortificato cinquecentesco del Castello Feudale (in via S. Marco), eretto in periodo medievale, ampliato nel 1549, dal feudatario napoletano Giovanni Antonio Ricca; resti di torri quadrilatere angolari speronate; reliquie delle muraglie della cortina perimetrale con pivellini; Le Castella, frazione di Isola Capo Rizzuto in provincia di Crotone, è un borgo marinaro che incanta i visitatori con bellezza e storia millenaria. La sua fama è legata indissolubilmente al Castello Aragonese, un maniero imponente che sorge su un isolotto collegato alla terraferma da un sottile ponte. Il Castello, risalente al XV secolo, è un gioiello architettonico. Mormanno, infine, porta il segno della sua fondazione avvenuta a opera dei longobardi ed è arroccata come un castello su uno sperone roccioso.

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