Fiammetta Borsellino incontra l’assessore ai controlli, legalità e antimafia del comune di Bari
“Per sconfiggere le mafie è fondamentale coinvolgere i giovani, perché sono proprio loro che le organizzazioni criminali mirano a reclutare e influenzare. Da anni mi impegno a portare la memoria e la testimonianza di mio padre e di tutte le vittime delle mafie nelle scuole, perché credo fermamente che i giovani debbano crescere con consapevolezza e senso di giustizia”. Lo ha detto Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo Borsellino, incontrando in comune di Bari l’assessore ai Controlli, alla legalità, alla trasparenza e all’antimafia sociale Nicola Grasso, e la vicesindaca Giovanna Iacovone.
“Parlare con gli studenti significa trasmettere valori fondamentali, come il rispetto della legalità e la conoscenza della criminalità organizzata. – ha continuato la figlia del giudice, ucciso da Cosa Nostra il 19 luglio 1992 – Sono stata già in Puglia in passato in occasione della rappresentazione di ‘La stanza di Agnese’, il monologo che racconta la vita di mia madre come moglie del giudice antimafia. L’arte è uno dei mezzi più potenti per raccontare e denunciare le ingiustizie, perché tocca l’animo e lascia un segno”.