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Fiat Sata, c’è il pericolo di un ulteriore contrattura del sistema bancario

“Crea sconcerto l’articolo apparso su un quotidiano Lucano, in merito all’ulteriore contrattura del sistema bancario verso le famiglie, peggio poi, verso le famiglie dei lavoratori della Fiat SATA di Melfi (PZ). Il momento è difficile e viviamo un periodo di crisi, ma questa non rappresenta di certo una novità”. Lo afferma, in un comunicato stampa il segretario regionale dell’UGL Basilicata Metalmeccanici, Giuseppe Giordano per il quale, “continua però ad essere un elemento di forte contrasto alla tanto agoniata ripresa economica l’atteggiamento di chiusura delle banche. Anche se la Banca Centrale Europea ha iniettato nuova linfa economica, sembra che tale aiuto sia vissuto dal sistema bancario come aiuto alle proprie finanze senza apertura al mondo imprenditoriale ed al sistema economico generale. Le buste paghe dei lavoratori Fiat di Melfi – prosegue il sindacalista UGL – che registrano il periodo di cassa integrazione, bollano i dipendenti come “negativi” precludendo ogni possibilità di accesso al credito. La Fiat che sebbene operi scelte diverse in questo periodo, resta un colosso dell’economia locale ed un fiore all’occhiello del sistema industriale segmento automobilistico italiano, non esclude una ripresa di ogni suo stabilimento; anche perché sarebbe folle pensare ad una impresa che gode delle difficoltà e non si impegna per portare ogni punto di produzione a regime, pienamente funzionale. Per cui l’auspicio è – conclude Giordano dell’UGL Basilicata – che le Istituzioni locali facciano quadrato e pressione sul sistema bancario per un repentino cambio di atteggiamento”.

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