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Filiera latte lucano trasparente e certificata strategica per la Basilicata

“Per la filiera del latte è un momento storico importantissimo. Finalmente conquistata la certificazione obbligatoria in etichetta della provenienza del latte attraverso cui i consumatori potranno così conoscere con trasparenza e sicurezza cosa mangiano, quasi come se ci fosse la firma di 1,7 milioni di mucche italiane o quella dei nostri ovicaprini sui prodotti trasformati, a partire dalla mozzarella, simbolo del Made in Italy.” Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia, intervenendo al convegno dal titolo “20 aprile 2017: inizio di una nuova storia tutta italiana sulla filiera del latte” organizzato da Coldiretti Basilicata ad Atella presso “Fattorie Donna Giulia” questa mattina.
“Oltre ai 48 formaggi certificati Ue anche i 487 prodotti lattiero-caseari non certificati hanno da oggi in poi la possibilità di avere una identità. E’ il momento giusto – ha proseguito Braia – per pensare di costruire un brand Basilicata e un marchio ombrello del lattiero caseario, facendoci trovare pronti con un sistema più performante che deve necessariamente comprendere tutto il processo, dalle fasi di produzione a quella della lavorazione, trasformazione e commercializzazione. Entro le prime settimane di maggio prevediamo di uscire con il bando per le filiere del Psr Basilicata 2014-2020: sarà data grande attenzione alla trasformazione e commercializzazione, che ad oggi sono i veri anelli deboli della catena produttiva lucana.
L’aspetto aggregativo gioca un ruolo decisivo, i costi più che ridurli vanno ottimizzati evitando gli sprechi. La responsabilità di tutti i protagonisti della filiera ma anche della politica e delle istituzioni in questo processo è enorme, per essere competitivi sui mercati. Il nostro latte ed i prodotti lattiero caseari devono, oggi più che mai, distinguersi nel mercato. E’ fondamentale puntare sulla qualità con la tipicizzazione e legarsi al territorio per soddisfare un consumatore sempre più esigente ed attento. Rassicurare, quindi, per la qualità e la bontà ma, soprattutto, in termini di salute, sicurezza e benessere diventa strategico.
Gli allevatori lucani – ha sottolineato l’assessore – devono prendere oggi consapevolezza che la strada intrapresa del legare il latte lucano all’identità della regione è strategica per tutto il comparto. Il dipartimento continuerà a sostenere l’aggregazione anche attraverso le misure del Psr destinate alle filiere, al miglioramento aziendale, all’innovazione, alla promozione ed alla valorizzazione.  Sono convinto, infine, – ha concluso Braia –  che dobbiamo sicuramente continuare il lavoro politico/istituzionale a tutti i livelli, per l’inserimento dell’obbligo origine a tutti i prodotti dell’agroalimentare”.

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