CronacaMicroPostPuglia

Fim Cisl chiede coinvolgimento diretto e trasparente da parte del governo italiano sulla vertenza ex Ilva

In seguito alle recenti dichiarazioni del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, riguardo alla proposta della cordata azera per la gestione dell’ex Ilva, la Fim Cisl si dichiara attenta e vigile sulle evoluzioni di questa situazione cruciale. «Non siamo affezionati al nome e alla nazionalità, ma saremo attentissimi al piano proposto», afferma il Segretario nazionale Fim Valerio D’Alò, sottolineando l’importanza di un approccio che tenga conto non solo degli aspetti economici, ma anche della salvaguardia dei posti di lavoro e della sostenibilità ambientale.
La Fim Cisl evidenzia la necessità di un coinvolgimento diretto e trasparente da parte del governo italiano: «Attendiamo di conoscere come lo Stato declinerà la volontà di essere presente», aggiunge D’Alò. È fondamentale che il governo non ripeta gli errori del passato, come quelli commessi durante la gestione di ArcelorMittal, quando le trattative avvenivano senza un adeguato coinvolgimento delle parti sociali. «Non faccia il governo l’errore di stipulare un “loro” contratto e poi, solo in un secondo momento, coinvolgerci», avverte D’Alò.
La proposta della cordata azera, che è stata definita la migliore dai commissari, rappresenta un’opportunità significativa per il futuro dell’ex Ilva e dell’industria siderurgica italiana. Tuttavia, la Fim Cisl mette in guardia: è essenziale che le scelte siano fatte con la massima attenzione e che il piano industriale che verrà presentato tenga conto delle esigenze dei lavoratori e delle comunità locali. La Fim Cisl, inoltre, si impegna a vigilare affinché le promesse fatte non rimangano solo parole, ma si traducano in azioni concrete che garantiscano un futuro sostenibile e dignitoso per tutti.
In questo contesto, il segretario nazionale Valerio D’Alò ribadisce il suo ruolo di interlocutore attivo e propositivo, pronto a dialogare e collaborare per il bene dell’Ilva e dei suoi lavoratori. «La sfida è grande, ma con un approccio condiviso e responsabile – conclude – è possibile costruire un futuro migliore per l’industria italiana».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *