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FIM FIOM UILM, fronte unito per il rinnovo del contratto nazionale

Anche i sindacati metalmeccanici lucani si mobilitano per il rinnovo del contratto nazionale di categoria. Una delegazione di Fim Fiom Uilm sarà infatti alla Fiera del Levante di Bari (Auditorium Spazio 7), venerdì 8 aprile, dalle 9:30, per partecipare all’attivo unitario interregionale dei delegati di Puglia e Basilicata alla presenza dei leader nazionali Marco Bentivogli, Maurizio Landini e Rocco Palombella. L’iniziativa di Bari rientra nel piano di mobilitazione messo a punto dalle tre sigle sindacali in vista dello sciopero nazionale di 4 ore già proclamato per il 20 aprile a sostegno del rinnovo contrattuale dopo ben sei mesi di negoziato.
Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil rivendicano “un contratto collettivo nazionale di lavoro che garantisca il reale potere di acquisto del salario per tutti i metalmeccanici, che qualifichi le relazioni industriali, estenda la contrattazione di secondo livello su tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa, migliori le condizioni di lavoro, tuteli tutte le forme di lavoro e tutta l’occupazione, faccia ripartire gli investimenti e una nuova politica industriale: questo è il vero rinnovamento di cui c’è bisogno”.
Fim Fiom Uilm ritengono “importante la ripresa di un’iniziativa sindacale unitaria nei luoghi di lavoro, nel territorio, a livello nazionale, finalizzata alla definizione di un contratto nazionale, per la salvaguardia dell’occupazione, il rilancio del sistema industriale e manifatturiero metalmeccanico, per una crescita della qualità della contrattazione collettiva e per il miglioramento delle condizioni di lavoro. In questa fase storica, ciò significa sviluppare il confronto tra diverse posizioni e ricercare una sintesi condivisa nella trattativa con Federmeccanica, anche valorizzando il ruolo e l’iniziativa delle Rsu e il rapporto democratico con tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori. È pertanto impegno comune assumere comportamenti corretti e coerenti ed impostare i rapporti, ad ogni livello, al massimo rispetto delle idee, delle persone, delle organizzazioni e della libertà di espressione sindacale”.

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