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FIM Taranto ha già le idee chiare

Si è rimessa in carreggiata soltanto da qualche giorno, ma la Fim di Taranto mostra di avere già le idee chiare su come affrontare le prossime scadenze. Su tutte c’è il contratto 2013-2015 che interessa 1,6 milioni di metalmeccanici.

«Una partita – spiega il neo segretario della Fim jonica, Mimmo Panarelli – che si preannuncia certamente non facile. La profonda crisi del settore sarà un elemento che potrebbe condizionare la trattativa. Il nostro intento è quello di avviare con Federmeccanica una discussione seria, tale da non pregiudicare in alcun modo l’esito del negoziato».

Alle organizzazioni sindacali Federmeccanica potrebbe chiedere sacrifici in termini di produttività, flessibilità, qualità, controllo dei costi ed equità distributiva.

Il rinnovo del Cnnl rappresenta la continuità di quello firmato il 2009 da Fim Cisl e Uilm che scadrà il 31 dicembre 2012. Eventuali forzature di Federmeccanica, come quella di coinvolgere anche Fiom Cgil, potranno avvenire solo dopo aver riconosciuto il Ccnl firmato nel 2009 da Fim Cisl e Uilm Uil.

«La piattaforma di Fim e Uilm – aggiunge Panarelli – il 7 giugno sarà discussa dai direttivi unitari, per poi essere varata il 13 giugno dall’assemblea dei delegati che si svolgerà a Roma. È intenzione della Fim, come già accaduto per il 2009, usare i sei mesi di moratoria per rinnovare il contratto, per avere a gennaio gli aumenti in busta paga senza scioperi. Il nuovo contratto rappresenta un’occasione per migliorare le retribuzioni, recuperando il potere d’acquisto eroso dall’inflazione, e dare una spinta ai consumi interni, migliorando la competitività aziendale».

La segreteria provinciale della Fim, dopo il Congresso straordinario di Martina Franca, ha rimodulato i nuovi assetti di segreteria, assegnando le deleghe ai componenti eletti. Della nuova squadra guidata da Panarelli fanno parte i confermati Pietro Berrettini (con delega alle industrie del territorio) e Giuseppe Bonfrate (appalto e indotto), insieme alle new entry Maddalena Rovitto (organizzativo) e Vincenzo Castronuovo (Ilva).

Infine, nel rispetto di quanto approvato al termine del Congresso straordinario la Fim di Taranto sostiene lo sforzo organizzativo e politico per la manifestazione, già programmata da Cgil-Cisl-Uil per il 2 giugno e differita al prossimo 16 giugno, su lavoro, equità fiscale e crescita, affinché il Governo cambi rotta e abbandoni la politica dell’austerità per perseguire quella del rigore, dell’equità e della crescita sostenibile. «Come Fim di Taranto – conclude Panarelli – affiancheremo le tre sigle confederali sabato 16 giugno per far ritornare al centro del dibattito il valore del lavoro. Un rinvio deciso dalle strutture nazionali in segno di solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna, alle quali in questo momento anche noi sentiamo di esprimere la nostra vicinanza».

Mimmo Panarelli – Segretario Generale FIM Taranto

 

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