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Fim, Uilm, Cisl e Uil intervengono sulla questione Ferrosud

“La Regione si impegni a compiere nel più breve tempo possibile tutti gli atti necessari alla rapida messa in sicurezza della tratta Jesce-Casal Sabini e Ferrosud non faccia precipitare la situazione con decisioni frettolose”. Fim, Uilm, Cisl e Uil intervengono sulla vertenza Ferrosud a seguito del mancato nullaosta da parte di Rfi all’utilizzo in regime di proroga del tronco ferroviario che l’azienda materana utilizza per le operazioni di entrata e uscita del materiale rotabile.

“Che il collegamento ferroviario non garantisse gli standard minimi di sicurezza era noto da tempo”, spiegano Fim, Uilm, Cisl e Uil, “così come era facile prevedere che Rfi difficilmente avrebbe concesso la proroga chiesta dalla Ferrosud e dalla stessa Regione Basilicata per continuare ad utilizzare il tratto in attesa dei lavori di ammodernamento. Piangere sul latte versato non serve niente e a nulla servono gli strali dei catastrofisti a prescindere. Ora i tempi sono drammaticamente più ristretti perché Ferrosud ha necessità di consegnare nei prossimi giorni carrozze già lavorate e accogliere ulteriori lavorazioni in arrivo”.

Per questo Fim e Uilm chiedono che “il governo regionale adotti in tempi brevissimi gli atti necessari all’erogazione del finanziamento di 500 mila euro annunciato nei giorni scorsi e concordato con le parti sociali per consentire l’avvio già ai primi di gennaio dei necessari lavori di messa in sicurezza del tratto ferroviario e scongiurare l’ennesimo salasso occupazionale e produttivo ad una comunità che ha già pagato un conto salato alla crisi economica”.

 

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