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Finali regionali Pallatamburello: presentazione evento e intervista a coach Esposito.

Quello appena conclusosi questo pomeriggio, è stato l’ultimo allenamento dei ragazzi della Pallatamburello Liceo Classico di Matera agli ordini di coach Esposito, prima della finalissima regionale di Basilicata. Domani infatti, presso il Circolo Tennis di Matera con inizio alle ore 10 circa (ingresso libero), avranno luogo gli attesissimi match di finale per entrambe le categorie e l’impressione è che ci si stia preparando ad assistere ad una vera e propria guerra (sportivamente parlando) senza esclusione di colpi, fra le squadra materane e gli avversari della provincia di Potenza di cui ancora oggi non ne conosciamo la provenienza; un vero e proprio mistero che tutt’ora viene celato alla società ospitante. Ma i biancoazzurri non si sono lasciati distrarre e hanno affrontato ogni allenamento al massimo della concentrazione per arrivare prontissimi all’appuntamento. La squadra materana, quasi del tutto rifondata e con numerosi giovani innesti, è stata coadiuvata in fretta da coach Esposito e dopo il mezzo miracolo con il bis di vittorie nella fase provinciale (e nessuno ci avrebbe scommesso) contro Bernalda e l’altra materana del Liceo Pedagogico, si tenterà di vincere la competizione per la seconda volta consecutiva, compiendo il secondo miracolo stagionale. Volti tesi ma molto motivati negli allenamenti appena conclusi, i ragazzi vogliono a tutti i costi la coppa, ci sarà da divertirsi. Questi i convocati per la categoria maschile: 1 Francesco Lagonigro (esordiente), 2 Salvatore Tucci (esordiente), 3 Raffaele Loperfido, 4 Pippo Sambogna (esordiente), 5 Cosmo Agostinacchio (capitano), 6 Pio Fanuele (esordiente), 7 Lorenzo Maci (esordiente), 8 Nicola Lorusso (esordiente). Per la femminile invece, reduce dalla vittoria in extremis nella fase provinciale, dopo una rimosta da applausi che ha dell’incredibile, i convocati sono: 1 Lorenza Ottomani (esordiente), 2 Vita Lomagistro, 3 Beatrice Palombella (esordiente), 4 Loredana Virlan (esordiente), 5 Maria Luisa Petralla, 6 Gabriella Armandi (capitano), 7 Silvia Rinaldi, 8 Paola Venezia (esordiente), 9 Angela Bengiovanni. Di seguito vi riportiamo l’intervista fatta all’allenatore Antonio Esposito:
Coach, siamo alla resa dei conti, quali sono le sue impressioni alla vigilia del match? “Non voglio sbilanciarmi, ma comunque posso dire che non sono negative. Dalla squadra in queste settimane ho avuto buone risposte e resto fiducioso in vista di domani. Ho visto i ragazzi motivati e vogliosi di portare a casa un risultato che a molti poteva sembrare irraggiungibile quest’anno, sembrano non aver paura ed è questo che volevo da loro. Rispetto per tutti, ma paura per nessuno. Siamo pronti e vogliamo vincere, poi è un derby,  c’è in gioco anche l’onore.”
Quando vi siete ritrovati al raduno quest anno anche lei però non ci sperava molto..
“No, attenzione.. Dissi che era una squadra totalmente nuova, che si era chiuso un ciclo e se n’era aperto un altro e che sarebbe stato difficile vincere sin da subito. C’è una bella differenza fra il non fare proclami e il non sperare.. Se non avessi creduto in loro forse non avrei nemmeno iniziato a lavorare, è logico che ho sperato sin da subito di poter vincere, ma la realtà dei fatti mi imponeva di andare con i piedi di piombo perché oggettivamente vincere quest anno sarebbe stato più difficile. Non ho mai escluso che si potesse riaprire un ciclo con una vittoria, nulla di più fantastico. La voglia di vincere mi accompagna sempre e mi spinge ad andare avanti e ad affrontare anche le sfide più difficili e credo che io e i miei ragazzi lo stiamo facendo bene. Adesso ci aspetta questa finale. Resto dell’idea che vincere sarà difficile, ma se può farvi stare tranquilli, entreremo in campo con il massimo della determinazione perché vogliamo questa coppa. Se arriverà saremo stati bravissimi, se non arriverà non ci sarà alcun rimpianto, anzi..”
Non si conosce ancora il nome degli avversari e la relativa provenienza, come se lo spiega?
“Non so, è davvero un fatto insolito ma non ci riguarda più di tanto. Non so se è pretattica o ci sono problemi. Sta di fatto che noi restiamo concentrati sull’obiettivo. Dell’avversario poco ci importa, guardiamo in casa nostra, siamo consapevoli dei nostri mezzi e giocheremo per vincere.”
Nei lista dei convocati abbiamo visto gli stessi per la categoria maschile e un innesto nella squadra femminile con qualche modifica nella formazione, ci sa spiegare i motivi?
“Sono dell’idea che squadra che vince non si cambia. Se inizio un percorso con degli elementi, e questi mi danno le risposte che cerco, difficilmente vado a rischiare di rompere gli equilibri con qualche modifica. Nella scorsa partita mi sono preso i rischi di alcune scelte a detta degli altri incomprensibili, ma ho avuto ragione. I ragazzi hanno meritato sul campo di giocarsi la finalissima, e dunque vengono riconfermati senza alcuna aggiunta. I ricambi non ci mancano, sono stati fondamentali negli allenamenti, loro sanno che arriverà il loro momento come sanno di non avere nulla in meno rispetto ai titolari. Sono scelte tecniche condivise da tutti. Per quanto riguarda la femminile, possiamo godere dell’inserimento di un’ottima giocatrice come Palombella che sicuramente tornerà utile in partita nelle varie turnazioni e nel dare la solidità che è venuta a mancare nel match precedente. Poi abbiamo grandi giocatrici del calibro di Armandi e Petralla che dovranno fare la differenza, insieme alle esperte Bengiovanni e Rinaldi. Ho visto anche una Virlan in netto miglioramento e merita di rientrare nel quintetto iniziale. Per quanto riguarda le modifiche sono frutto di quello che ho potuto constatare nel match della provinciale, qualcosa andava cambiato, li forse anch’io non ci ho visto giusto nella formazione e abbiamo rischiato di perdere. Chi entrera’ di sicuro sarà in grado di mantenere gli equilibri. Spero di averci visto giusto stavolta e non correre più grandi rischi. Certo, se ci mettono il cuore che hanno messo nei set finali della scorsa partita, il 50% dei nostri problemi è risolto.”
Ci dicono di uno spogliatoio maschile rovente in questi ultimi giorni
“Assolutamente no.. All’interno di una squadra capita sempre di poter avere piccole incomprensioni, specie in un momento di tensione generale come questo. Quello che succede nello spogliatoio, resta nello spogliatoio e si risolve, come abbiamo fatto, nello spogliatoio. Siamo una squadra unita, affiatata e motivata, non c’è alcun problema, arriviamo compatti per la battaglia, come gli opliti. Si lotta per il compagno, e loro lo faranno.”
E’ il suo ultimo anno da studente al Liceo Classico e dunque anche da allenatore di questa squadra dopo 4 anni di successi, alcuni anche inaspettati, e quindi la domanda è d’obbligo: è davvero così? Dall’anno prossimo non sarà più l’allenatore? 
“Di certo, credo, c’è soltanto che è il mio ultimo anno da studente (ride.) e l’ultima partita da allenatore studente e non vi nego che l’emozione e’ tanta e un pizzico di nostalgia inizia a venire. Dirigere gli allenamenti col malloppone di compiti da fare poi la sera mi manchera’, lo ammetto (ride ancora.) Amo pensare e fare le cose un passo per volta. La mia concentrazione adesso è su questa finale, poi si penserà al resto e al futuro in questo contesto. Mi sono affezionato ad ogni ragazzo e ragazza, anno dopo anno, e questo affetto e questa premura hanno fatto si che svolgessi il mio lavoro con grande passione e voglia di rendere felici i ragazzi andandoci a prendere vittorie di gruppo. Spero di aver trasmesso loro qualcosa, e che l’affetto sia reciproco. Ma in questi anni ho avuto conferme dai loro occhi, nel momento in cui scendevano in campo, e dal cuore che ci mettevano, che ha permesso di raggiungere vittorie memorabili ed esemplari e che possono essere da insegnamento anche fuori dal campo.”
Non ci resta che augurarle un grosso in bocca al lupo
“Crepi”

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