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Fiom Cgil denuncia il peggioramento delle condizioni di lavoro per gli operai Fca

“La riduzione della produzione Fca e l’aumento dell’utilizzo dei contratti di solidarietà per tutto il mese di settembre 2019 stanno mettendo in serie difficoltà i lavoratori coinvolti, che non riescono a sostenere la spesa quotidiana”. E’ quanto sostiene la Fiom Cgil, convinta che i lavoratori dell’area industriale di Melfi stiano pagando un prezzo troppo alto.
“I peggioramenti delle condizioni di salario e di occupazione per i lavoratori dell’indotto e della logistica risultano essere maggiori. – ha detto Giorgia Calamita della segretaria Fiom Cgil – I loro diritti vengono sempre messi in discussione, spesso anche con la complicità di altre organizzazioni sindacali che derogano i contratti, le leggi e gli accordi”.
La situazione alla Fca fa il paio con quanto sta accadendo ai lavoratori della logistica SGL ex Logistica Meridionale, che non sta rispettando gli accordi presi in Confindustria con il sindacato sul mantenimento del contratto dei metalmeccanici a tempo indeterminato per 191 lavoratori, costretti a firmare il contratto di apprendistato.
La Fiom Cgil ha chiesto la riduzione del contratto di solidarietà per i lavoratori della logistica, in modo da seguire l’andamento FCA fino a dicembre 2019. La risposta è stata negativa, sostenendo che la FCA chiederà la proroga dello stesso. Il sindacato sostiene la necessità di fare chiarezza sul piano industriale Fca, “ancora troppo incerto”. Il calo produttivo desta preoccupazione per le incertezze sul futuro, sui livelli occupazionali, sui salari da fame che rendono la vita dei lavoratori davvero difficile, fino a una perdita salariale di 680 euro al mese.

 

 

 

 

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