Firmata convenzione tra la BCC di Santeramo e il Cofidi Sviluppo Imprese
Nel comune intento di fornire un concreto supporto per l’accesso al credito e allo stesso tempo sostenere il crescente fabbisogno finanziario delle micro, piccole e medie imprese, la Banca di Credito Cooperativo di Santeramo e il Consorzio Cofidi Sviluppo Imprese hanno sottoscritto una nuova convenzione che completa la gamma dei servizi offerti alle aziende dei due istituti.
La convenzione è stata sottoscritta da Costante Leone, presidente della Bcc di Santeramo, e da Annunziato De Marca, presidente del Cofidi Sviluppo Imprese. Grazie all’accordo raggiunto, le aziende associate o che si associano al Cofidi Sviluppo Imprese che vogliano realizzare progetti innovativi e di sviluppo dell’impresa, capitalizzazione, riequilibrio finanziario ecc. avranno la possibilità di accedere a un finanziamento a condizioni particolarmente vantaggiose, a tassi convenzionati molto più convenienti rispetto alle operazioni ordinarie. Il plafond di finanziamenti concedibili con la garanzia consortile è pari a 10 milioni di euro.
Nell’ambito del suo ruolo istituzionale, il Consorzio Cofidi Sviluppo Imprese si costituirà garante fino all’80% delle operazioni di finanziamento concesse alle imprese socie da parte della Banca di Credito cooperativo di Santeramo. La Bcc di Santeramo, per tradizione vicina alle famiglie e alle imprese, fondata nel 1957, opera sul territorio materano, oltre alla città di Matera, anche nei comuni del Metapontino e Montescaglioso, ed è tra le realtà delle Bcc una delle più importanti con la sua presenza in Basilicata da oltre 35 anni.
Il Cofidi Sviluppo Imprese, nato nel 1981, opera su tutto il territorio del mezzogiorno con propria sede e personale altamente qualificato nella città di Matera. La Bcc di Santeramo e il Cofidi Sviluppo Imprese hanno già raggiunto intesa per la sottoscrizione, nei prossimi giorni, di una nuova convenzione che consentirà l’accesso al credito, utilizzando i fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Economia ai sensi legge 108/96 e dalla Regione Basilicata ai sensi della L.R. 21/2015 per l’utilizzo dei fondi per la prevenzione dell’usura, per quelle aziende, in particolari difficoltà, alla quali è stato rifiutato un finanziamento assistito da garanzia ordinaria del consorzio.