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Firmato a Potenza il progetto Reti Impresa

E’ stata creata una collaborazione tra la Camera di Commercio di Potenza e la Regione Basilicata per il progetto Reti di Impresa destinato allo sviluppo e crescita delle PMI per 150.000 erogati al 50% dai due enti.
Destinatari del progetto tutti i  raggruppamenti di almeno tre pmi – la cui sede operativa e/o legale deve essere in maggioranza nella provincia di Potenza – al fine di istituire una forma di ”Contratto di Rete”.
I contributi: Sarà rimborsato il 50% delle spese ammissibili con un tetto massimo di 25.000 euro per i nuovi contratti di rete da promuovere e stipulare; 50.000 in caso di attività programmate di ”Contratti di rete” già costituiti e iscritti nel Registro delle Imprese o per la realizzazione degli stessi.
La Camera di Commercio mette in evidenza un importante novità che è stata inserita nel bando: le imprese in rete potranno ricevere un anticipo nei contributi per poter coprire le prime spese.
Spese ammissibili
– consulenza e definizione del piano di fattibilità economica, tecnica e finanziaria del Contratto di Rete;
– formazione e/o aggiornamento del personale;
– acquisto di attrezzature, impianti, macchinari, sistemi informatici, software, brevetti e marchi registrati, certificazioni di origine e di qualità;
– spese notarili per la costituzione del Contratto di rete.
Criteri di selezione
– l’appartenenza delle imprese aderenti al contratto di rete alla stessa filiera produttiva e/o commerciale,
– l’appartenenza ad un distretto produttivo riconosciuto dalla Regione Basilicata,
– la creazione di nuova occupazione, la programmazione di attività produttive e/o commerciali sul mercato estero.
Obiettivi del bando
Ciò che interessa di più la Camera di Commercio e la Regione Basilicata è quella di far nascere, crescere e rafforzare le imprese del territorio ed entrambi gli enti locali vedono le reti d’impresa come “ la miglior soluzione per acquisire massa critica e capacità di trattativa”. A dichiararlo è il presidente dell’ente camerale, Pasquale La morte, che commenta: “i dati statistici ci dicono che la vitalità delle aziende, nonostante il processo di ristrutturazione del tessuto produttivo in corso e gli effetti della crisi, negli ultimi dieci anni si è rafforzata. Per assicurare longevità e ampio respiro alle aziende – conclude Lamorte – occorrono dunque innovazione e tradizione, la costante cura per la qualità dei prodotti o servizi offerti, un attento equilibrio gestionale e una spiccata vocazione all’internazionalizzazione. Le reti di impresa, attraverso questo mix di fattori, consentiranno anche ai piccoli di ”pensare” in chiave globale”.
La valorizzazione delle attività mirate all’internazionalizzazione, inoltre, è stato ulteriormente incentivato al fine di favorire la capacità competitiva a livello internazionale dei sistemi produttivi locali, in grado di sviluppare sinergie verticali ed orizzontali.

(DD)

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