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Firmato preaccordo tra farmacie e SSN per la nuova convenzione

Federfarma accoglie con grande soddisfazione, dopo 26 anni, la firma del preaccordo della nuova Convenzione farmaceutica, che regola i rapporti tra Servizio Sanitario Nazionale e farmacie. “Ringraziamo tutti gli attori coinvolti e rivolgiamo un plauso particolare al Ministro Orazio Schillaci, al Sottosegretario Marcello Gemmato e all’On.le Marco Alparone, presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, per avere favorito un’adozione celere e puntuale dell’atto di indirizzo, che ha interpretato e tradotto ottimamente il nuovo ruolo della farmacia e che è stato di supporto nel percorso di stesura della Convenzione stessa”. È quanto dichiara il Presidente Nazionale di Federfarma Marco Cossolo
La nuova Convenzione rappresenta uno strumento aggiornato ed efficace per tutelare al meglio la salute della collettività e contribuire al superamento delle disuguaglianze, purtroppo ancora esistenti nel nostro Paese, nell’accesso ai servizi sanitari nell’ambito del SSN.
L’accordo regolamenta le modalità di svolgimento della dispensazione dei farmaci e dell’erogazione dei servizi in farmacia, per permettere ai cittadini di fruirne al meglio, consolidando il ruolo della farmacia quale “centro socio-sanitario polifunzionale a servizio della comunità, punto di raccordo tra ospedale e territorio”, così come riconosciuto dalla Corte Costituzionale e dal Consiglio di Stato.
“La firma dell’ipotesi di Convenzione- conclude Cossolo- rappresenta un traguardo importante, perché rafforza il modello della farmacia italiana che si pone all’avanguardia nel panorama europeo in quanto mette al centro i bisogni di salute del cittadino, offrendo un’assistenza sanitaria vicina, equa e accessibile”.
Sul territorio interviene il Presidente regionale di Federfarma Basilicata Antonio Guerricchio che accogliamo con entusiasmo la notizia riguardante il preaccordo per la nuova convenzione tra farmacie e SSN. “Tutti hanno compreso che la farmacia italiana con l’ evoluzione degli ultimi anni non è più la stessa di 26 anni fa. Il mondo è cambiato, la distribuzione del farmaco è cambiata, le modalità prescrittive e di dispensazione del farmaco si sono evolute con l’avvento di nuove tecnologie, i servizi di telemedicina ed i servizi cognitivi tendono ormai ad essere un patrimonio della sanità territoriale. È quindi nella logica delle cose che le funzioni di una farmacia moderna venissero sancite nel documento che per noi è paragonabile ad un contratto di lavoro. Un altro importante tassello per consolidare il rapporto stretto tra farmacie e cittadini sul territorio nazionale e regionale”.

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