Fit Cisl sugli sviluppi della vertenza Cotrab
In questi giorni si sente nuovamente parlare della criticità della mobilità nella città Capoluogo, e ci sembra il caso di fare alcune riflessioni di merito – dichiara la Segreteria Regionale della FIT-CISL di Basilicata di Basilicata.
Corre l’obbligo porre subito in evidenza lo svolgimento dell’ennesimo tentativo di raffreddamento tenuto nella giornata di ieri con il COTRAB, conclusosi negativamente, che innesca quindi una probabile nuova procedura di scioperi per svariate motivazioni e tra queste quella del mancato pagamento di tre mensilità maturate, nonché la difficile situazione finanziaria che l’Azienda ancora una volta ha messo in evidenza nel corso dell’incontro.
Siamo anche certi, che in tale ambito, le dichiarazioni dell’Amministrazione comunale apparse nei giorni scorsi sulla stampa, è evidente, non possano rispondere del tutto al vero, circa l’imminente arrivo dell’unica partecipante e vincitrice della gara per l’assegnazione del servizio urbano della città Capoluogo di Regione, azienda tanto attesa e che si sarebbe dovuta insediare già dal 1° di giugno, poi dal 17 di agosto, poi dal 1° ottobre, ora si parla del 01.01.2016, ma nessuno ci spiega i motivi di questo susseguirsi di rinvii.
Siamo convinti, – prosegue il comunicato – che il problema del trasporto nella città di Potenza è materia davvero complicata, soprattutto nel momento in cui ai dipendenti non vengono liquidate 3 mensilità già maturate, e peraltro non si vedono prospettive chiare di risoluzione nell’immediato, visto il mancato rispetto dell’accordo di giorno 11 settembre scorso tra il Sindaco, l’azienda e lavoratori innanzi a Sua Eccellenza il Prefetto di Potenza, circa l’elaborazione di un piano di rientro del debito dell’Amministrazione Comunale nei confronto del COTRAB che ammonta a circa 10 Mln di € (unica soluzione, a questo punto della vicenda, per alleviare le sofferenze dei lavoratori) e che il comune ha ammesso di predisporlo ma solo come dichiarazione di facciata nelle riunioni ufficiali, vale a dire solo chiacchiere !!!.
Con piacere – prosegue il comunicato – abbiamo appreso dell’iniziativa del gruppo in consiglio comunale del CENTRO DEMOCRATICO, vale a dire una raccolta di firme per la riapertura delle scale mobili S. Lucia, ma questa proposta ha confermato il totale disinteresse che gli altri 30 consiglieri hanno verso il trasporto pubblico e i suoi lavoratori. Corre l’obbligo a riguardo ricordare che le scale S.lucia sono un fiore all’occhiello della nostra città e ci riconoscono un primato a livello europeo per la sua lunghezza e per la sua importanza come fulcro del TPL della nostra città. Così come è altrettanto doveroso ricordare, il giorno della sua inaugurazione il 15 Gennaio 2010, una festa per la nostra città tanto che le immagine di quel giorno sono girate su tutti i telegiornali nazionali.
Si ritiene non siano da sottovalutare le ricaduta occupazionale dovute alla chiusura di quest’ultimo, 17 lavoratori Ariete hanno perso il posto di lavoro e altri 26 dipendenti Cotrab rischiano la mobilità, ma è evidente che a nessuno interessa una simile crisi, ad iniziare dal Sindaco che invece a striscia la notizia afferma “l’inutilità” purtroppo, solo dell’infrastruttura per la comunità di Potenza e della Basilicata.
Così come è doveroso ricordare che la momentanea chiusura è stata motivata dall’intero consiglio in ragione del dissesto che la città sta patendo, e ci sembra necessario aggiungere, in modo quasi irresponsabile, in considerazione delle costatazioni circa su chi si sono abbattuti gli effetti di una così scellerata scelta, esclusivamente sui lavoratori !!!!.
In questi giorni, proprio in previsione di una eventuale riunione sull’argomento, abbiamo potuto verificare però che alla mancanza di risorse per la riapertura del ponte Santa Lucia, corrispondono invece numerosissime delibere dirigenziali del Comune di Potenza, di affidamenti ad alcune aziende del territorio di servizi “nascosti” dal piano del TpL svolto dal COTRAB per alcune contrade, e ci chiediamo allora, che senso ha rimodulare un TPL togliendo chilometri al servizio urbano per poi assegnare corse aggiuntive ad autolinee private ???.
C’è da constatare, alla luce dello sfascio provocato al servizio che era in vigore sino a tutto il mese di febbraio 2015, che questo attuale momento politico così confuso sta provocato solo danni alla città capoluogo. È doveroso ricordare a chi usa l’aggettivo “chiarezza” che probabilmente negli ultimi 18 mesi, proprio questo è mancato la “chiarezza” !!!, di contro traspare solo ed esclusivamente la presunzione di taluni che per il proprio posizionamento personale non si rendono neppure conto, del BUOI attuale della città e della sofferenza di tutti quei lavoratori che hanno perso quel poco che 18 mesi fa avevano!!!!.