Foggia, al via un “Torneo di calcetto” contro il razzismo
Dare un calcio al razzismo con il pallone, grazie ad un torneo di calcetto che punta a favorire un momento di socializzazione e di incontro tra la comunità migrante e quella italiana, con l’obiettivo di creare un’occasione di scambio, sensibilizzazione, conoscenza. Ė questa la finalità del “Torneo di calcetto per l’integrazione – Francesco Ginese” che prenderà inizio a Foggia mercoledì 5 marzo 2025, a partire dalle ore 16.00, sui campi sui campi dello Zeligh Sport Center (Via Lucera) in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale” che si celebra ogni anno il 21 marzo.
Saranno presenti per i saluti iniziali ed il calcio al primo pallone, Simona Mendolicchio e Domenico Di Molfetta, rispettivamente assessora comunale alle Politiche Sociali e assessore comunale allo Sport. A scendere in campo saranno le formazioni composte da: Procura della Repubblica di Foggia, Mondo Nuovo, Oronero, Polizia Stradale, Casa di Accoglienza di Gesù e Maria, SAI Orsara e Comunità Educativa “Michele Panella”, Rete Oltre, Arci Foggia, Comunità Educativa Giò, San Giovanni di Dio, Casa Sankara, Associazione Gina. L’iniziativa è organizzata dalla rete informale di realtà impegnate nel campo dell’accoglienza e dell’immigrazione che coinvolge: Medtraining, Arci Comitato Provinciale di Foggia, Mondo Nuovo, Un Sorriso per tutti ed il consorzio di cooperative sociali Oltre / la rete di imprese.
Il calcio e lo stare insieme, quindi, per promuovere processi di inclusione, accoglienza e lotta al razzismo, coinvolgendo pubblico e partecipanti nell’incontro con l’altro, sensibilizzando il nostro territorio a contrastare e rifiutare ogni forma di odio e intolleranza e promuovere nella comunità uno spirito solidale e di apertura verso l’altro, per contribuire ad abbattere eventuali pregiudizi e razzismi. La “Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale” si celebra infatti ogni 21 marzo, data scelta per ricordare quando nel 1960, in Sudafrica, in pieno apartheid, la polizia ha aperto il fuoco su un gruppo di dimostranti di colore uccidendone sessantanove e ferendone 180, tristemente ricordato come il massacro di Sharpeville. Proclamando questa giornata nel 1966, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha sottolineato la necessità di un maggiore impegno per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale