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Foggia, blitz della Polizia in Viale Fortore

baraccopoli viale fortore_foggiaUna discarica a cielo aperto in piena città, rifiuti pericolosi e non, a pochi passi da abitazioni e aziende, nascosta solo da un cancello ormai malandato. Dalla parte opposta della strada, c’è Viale Fortore, una delle arterie cittadine più trafficate di Foggia. Ad aprire quel cancello sono stati, domenica pomeriggio, gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Foggia, allertati da una segnalazione giunta al 113, nella quale si faceva riferimento a gruppi di famiglie che avevano occupato i capannoni, in stato di abbandono da decenni, situati dietro l’ormai dismesso Consorzio agrario provinciale e un presunto furto di energia elettrica e acqua da parte degli stessi.

Ma quello che si è presentato agli occhi delle forze dell’ordine è ben altra cosa: una discarica di rifiuti di dimensioni preoccupanti, ratti ‘padroni’ della situazione e carcasse di animali morti nel piazzale che unisce i vari plessi in disuso. Nell’immediatezza dei fatti, gli agenti hanno identificato una trentina di persone, donne e uomini, di nazionalità rumena e albanese che avevano trasformato quei capannoni malandati in alloggi e ripari di fortuna. Tre uomini sono stati arrestati per il furto di energia elettrica e sono processati per direttissima ieri mattina. Impossibile quantificare il danno subito dall’azienda di energia elettrica, vista la totale assenza di contatori ma solo allacci precari alla linea del Consorzio.

Per quanto concerne la presenza di rifiuti speciali o presumibilmente pericolosi, c’è stato un ulteriore sopralluogo da parte della Polizia (quattro le pattuglie giunte sul posto domenica) coadiuvata dalla Polizia Provinciale e Municipale. Successivamente le autorità preposte valuteranno l’eventuale impatto ambientale. Da una prima ricognizione, infatti, risulterebbero abbandonati nello spiazzo che va da Viale Fortore fino a via Manfredonia rifiuti speciali come pneumatici bruciati e carcasse di animali, ma anche amianto e fibre di lana di vetro. Per questo saranno allertate unità competenti per analizzare il materiale presente e decidere la procedura di bonifica e smaltimento.

Per la cronaca, la periferia cittadina foggiana non è nuova a situazioni simili: da anni, infatti, quei locali diroccati situati nella zona del cimitero (come i locali delle vecchie ‘Fornaci’, poco distanti) vengono periodicamente occupati da senza tetto e trasformati in dormitori di comodo. E che reggono sino a quando l’evidenza, la pericolosità e l’instabilità stessa dei luoghi porta queste realtà sulle pagine di cronaca. Proprio come accadde a giugno del 2011, quando un giovane rumeno venne travolto da un lastrone di eternit che si staccò dal tetto di uno dei capannoni delle ex Fornaci.

foto: www.foggiatoday.it

 

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