Foggia, firmata l’ordinanza a favore dell’Amiu
Qualcosa si inizia a muovere a Foggia nella vertenza ambientale. Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, ha firmato l’ordinanza necessaria per permettere ad Amiu, società ‘in house’ del comune di Bari, di rilevare il servizio di igiene ambientale nel capoluogo dauno e la gestione dell’impianto di biostabilizzazione. L’ordinanza ha durata semestrale, dal 2 gennaio al 2 giugno, e sarà seguita da un’altra ordinanza, contingibile ed urgente del sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, che decorrerà dal 16 gennaio. E, quasi in simbiosi, si sta accelerando l’iter sul versante occupazionale: gli ex dipendenti di Amica e Dauniambiente (350 unità) saranno riassunti ‘nei termini previsti dalla legge’ ed alle condizioni contenute nell’accordo sottoscritto al tavolo della task force il 27 dicembre scorso. Stamattina il governatore Vendola ha tenuto una conferenza stampa a Bari, alla quale hanno partecipato i sindaci di Foggia e Bari, Gianni Mongelli e Michele Emiliano, l’assessore regionale all’ambiente, Lorenzo Nicastro, oltre al presidente Amiu, Gianfranco Grandaliano. La scelta è caduta su Bari perché la vertenza abbia un respiro più grande di quello provinciale. “Oggi chiudiamo una vertenza che altrove ha determinato l’attenzione della stampa internazionale” ha detto Vendola, per il quale “un problema grave della comunità foggiana è diventata una bella pagina di solidarietà istituzionale”. Il governatore ha invitato il Comune a definire in tempi brevi l’assetto definitivo della gestione del servizio rifiuti a Foggia aprendo anche alla soluzione pubblica: “La società in house si può fare”.
“Quello di Amiu è un soccorso temporaneo a costo zero per il Comune di Bari. – ha detto il presidente di Amiu Grandaliano – Durerà 12 mesi e riguarderà il servizio completo di igiene ambientale, quindi spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti, gestione del biostabilizzatore (che il Comune di Foggia si è impegnato a collaudare in tempi brevi) e ‘rilancio della differenziata”.
“Le responsabilità non saranno sottaciute”, è l’avvertimento di Mongelli, che riconosce: “Ho ereditato una situazione difficilissima, ma ho preso un impegno: ripristinare legalità ed efficienza”. Ma se Nicastro può tirare un sospiro di sollievo (“Sulla vertenza sembrava pesare una maledizione che ne impediva la risoluzione. E’ una soddisfazione vedere restituita a Foggia la dignità di grande città del Sud), Vendola non si lascia trasportare dall’entusiasmo e sa bene che ci potrebbero essere delle difficoltà in futuro: “Rifiuto ogni ambiguità e collusione con ambienti ed affari poco chiari. Il caos non è solo figlio di errori, è coalizione di interessi illeciti che spinge verso l’emergenza”.
Chi, invece, è uscito scurissimo in volto al termine della conferenza stampa è stato il sindaco barese, Michele Emiliano: “A Foggia la mafia si sente nell’aria, ma c’e’ una parte di città che vuole combatterla. Purtroppo Foggia è la città in cui la buona politica ha le maggiori difficoltà ad affermarsi in Puglia. L’intervento per ristabilire il buon governo pubblico era importante, perché se un’emergenza a Foggia avrebbe portato risvolti negativi anche a Bari. Ora mi auguro che lo Stato faccia in modo che questo intervento possa funzionare”.