Foggia, la situazione degli ospedali riuniti al limite del collasso
L’anno è appena cominciato, ma alcuni programmi sono già ampiamente svaniti. Il mondo della sanità a Foggia ha già trovato, in tempo record, il tempo di cancellare alcuni obiettivi del 2014. Primo fra tutti la chirurgia vascolare. Ma non solo. “Non ci è stata autorizzata, per ora”, è il commento del preside della facoltà di medicina, Matteo Di Biase. Ed è palpabile, oltre che legittima, l’amarezza per una struttura che c’è e che sarebbe stata il punto cardine per l’agognata cardiochirurgia, a sua volta diventa una sorta di chimera. “Un vero peccato, perchè c’è già un docente (il prof. Luca Di Santo). – spiega Di Biase – La nostra utenza va a Bari, ed a questo punto, considerate le urgenze e le istanze pressanti cui siamo costretti a far fronte ormai da tempo, si potrebbe pensare ad una cardiochirurgia ‘in fitto’, ossia quella di Bari opererà anche a Foggia”. Ma il commissario straordinario Moretti si mostra ottimista: “Entro l’anno l’avremo”.
Altro tema caldo, appunto, la cardiochirurgia. Un tema che può attendere, anche se non erano mancate le sollecitazioni, le pressioni legittime da parte del territorio affinchè anche la Capitanata disponesse di una struttura cardiochirurgica. Interrogazioni, preghiere, ma i tempi non sono ancora maturi perchè il presidio foggiano faccia un piccolo salto di qualità, nonostante vi siano da tempo tutti i presupposti. “Ci auguriamo che un giorno questa sorta di veto possa cadere e che si concretizzino le condizioni”, incalza il preside della facoltà medica universitaria. Il quadro, comunque, è di una sanità zoppa, monca di basilari branche.
C’è poi la questione della deroga alle assunzioni. Una fra tutte, la deroga per le 114 assunzioni per le quali non ancora arriva il via libera da Roma e, dunque, dalla Regione. Ci sono reparti che, attualmente, viaggiano al 75-80% del personale, col risultato che questa azienda sanitaria registra una precarietà di personale da anni causa il blocco del turn over. Così come ci sono reparti come Ortopedia e Neurologia, ma sono solo alcuni, che fanno segnare una esiguità di personale al limite della praticabilità. E tra le prime aspettative, ci potrebbe essere proprio quella delle assunzioni entro il 2014. “Ci sono reparti che non possono andare avanti. Tutto questo la direzione sanitaria lo ha fatto presente da tempo”, ha chiosato Di Biase.