Forestazione, Braia: “Avviare cantieri entro l’1 giugno”
“Ci preoccupa, non poco, il silenzio delle ultime settimane sul tema
forestazione. Migliaia di famiglie lucane attendono gli elementi per
comprendere quale sia il futuro che li aspetta in maniera chiara,
ufficiale e trasparente”. Lo afferma il consigliere Luca Braia (Ab), già
assessore alle politiche agricole e forestali.
“Sollecitiamo, pertanto – prosegue Braia – una presa di posizione anche
attraverso una interrogazione presentata in Consiglio. E’ urgente
affrontare la questione forestazione regionale, perché rappresenta per
la Basilicata una potenziale e importante leva economica e fondamentale
leva occupazionale, con un enorme impatto sociale sulla nostra comunità.
Occorre far iniziare l’attività dei cantieri entro il primo giugno alle
quasi 5000 unità, tra addetti forestali e reddito minimo, al fine di
garantire loro di effettuare le 151 giornate contributive (Cau)”.
“È necessario – prosegue ancora Braia – comprendere in che modalità si
intenda dare continuità al programma avviato negli ultimi anni, frutto
di un percorso virtuoso che oggi vede eliminata la frammentazione dei 17
enti delegati in precedenza e l’unificazione della platea e del
progetto. Intendiamo chiedere al Presidente della Giunta Bardi, che a
leggere il decreto ultimo sulle deleghe assessorili mantiene, al
momento, oltre che la programmazione anche la gestione delle ‘Attività
di forestazione e bonifica forestale’, quali siano i tempi che la
Regione Basilicata prevede per l’apertura dei cantieri forestali e se
saranno mantenuti gli impegni assunti con l’accordo, già siglato con le
sigle sindacali Fai Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, dove si prevedeva, tra
le altre cose, che si sarebbero aperti nella prima settimana di maggio
tutti i cantieri forestali, oltre che notizie in merito all’avanzamento
dell’iter amministrativo per il turn over di un minimo di 500 unità per
il triennio 2019-2022”.
“La garanzia delle 151 giornate – afferma il consigliere di Avanti
Basilicata – è fondamentale ed è una conquista ottenuta con la riforma
della forestazione avviata nel 2018, annualità in cui siamo riusciti a
garantire e stanziare, da bilancio regionale, una copertura finanziaria
di oltre 60 milioni di euro necessaria al progetto unico in capo, per la
prima volta, ad un unico ente gestore. La strutturazione in troppi
enti, progetti e platee frammentate era, difatti, la più grossa
limitazione all’efficientamento dell’intero sistema di gestione e la
principale criticità risolta con la nuova governance. Auspichiamo,
inoltre, che non si vanifichi quanto fatto e che quindi l’istruttoria
necessaria per il tanto atteso turn over, già programmato, di un minimo
di 500 unità per il triennio 2019-2021, sia completata insieme a
Sindacati e Consorzio di Bonifica (tra le poche certe occasioni di
occupazione, soprattutto per le aree interne e i paesi di montagna) per
consentire di ringiovanire e rendere più professionalizzata la platea.
La discussione sulla proposta era stata avviata e avevamo ipotizzato che
si potesse arrivare a definizione ed emanazione del bando in tempi
brevi”.
“In attesa di ricevere la convocazione per il prossimo consiglio –
conclude Braia – nel quale si conosceranno le strategie generali e
magari risolutive per il comparto dalla relazione del Presidente,
presenteremo una interrogazione sull’avvio cantieri forestazione, turn
over e rispetto accordo 2018 con i sindacati su riforma Forestazione che
sarà firmata anche dai colleghi consiglieri regionali di Comunità
Democratiche, Polese e Cifarelli”.