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Forestazione, la Cisl sostiene la posizione unitaria di Fai Flai Uila sull’agenzia agroforestale

“La Cisl condivide e fa propria la posizione netta ed inequivocabile espressa dai sindacati di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil sulla ipotesi di un’agenzia regionale agroforestale e non esclude l’allargamento della platea dei lavoratori forestali ma solo con una preventiva valorizzazione delle risorse umane già impiegate nel settore”. Lo ha detto stamane il segretario regionale della Cisl, Giuseppe Amatulli, che segue per la confederazione il settore ambientale e agroalimentare. “Bene hanno fatto i segretari di Fai Flai Uila – continua Amatulli – a mettere i paletti a ipotesi di lavoro e proposte di legge che sono sbagliate nel merito. La Cisl resta coerente con quanto proposto nel piano del lavoro insieme a Cgil e Uil sul capitolo della forestazione”.
“In quel documento – osserva Amatulli – è scritto che Cgil Cisl Uil propongono l’individuazione di un soggetto gestore, nell’ambito del dipartimento regionale all’Ambiente, che sia in grado di assicurare uniformità organizzativa e progettuale a tutti i progetti di natura forestale, con l’obiettivo strategico di costruire una forestazione che sia allo stesso tempo protettiva e produttiva. Non si parla di un’agenzia strutturata o di qualsivoglia carrozzone o carrozzino con il consueto codazzo di presidenti, direttori e consiglieri di amministrazione. Dentro l’attuale struttura della forestazione in Regione ci sono già elevate professionalità, a partire dai trenta laureati in scienze agrarie e forestali impiegati nel settore, per mettere in piedi una struttura snella, leggera e a costo zero che sia nelle condizioni di assicurare una governance omogenea al comparto forestale”.
Per Amatulli è infine “improprio pensare di trasformare il settore della forestazione in una sorta di spugna indiscriminata cui demandare la risoluzione del grave problema della disoccupazione. Non è con soluzioni populistiche che si può risolvere il problema drammatico della disoccupazione, ma con scelte improntate alla serietà e al rigore. Non escludiamo che si possano creare spazi dentro la forestazione oppure in ambiti collaterali al settore, come la manutenzione del verde urbano e dei parchi cittadini – conclude il segretario della Cisl – ma è del tutto inopportuno alimentare facili illusioni o paventare, come si è fatto e si continua a fare, soluzioni demagogiche e irrealizzabili”.

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