Formazione, la giunta regionale approva Piano per la scuola lucana
La Giunta regionale ha approvato la proposta di “Piano territoriale triennale per la riorganizzazione della filiera di istruzione formazione 2013/2015” in attuazione delle linee guida triennali deliberate nel 2011. Il provvedimento sarà sottoposto, successivamente, alla discussione e all’approvazione del Consiglio regionale. Il documento contiene le indicazioni per la costituzione dei Poli formativi e tecnico professionali e degli Istituti tecnici superiori. In particolare, mira a sostenere la stabilizzazione di un’offerta formativa tecnica d’eccellenza capace di adattarsi alle esigenze di capitale umano qualificato, per rendere e mantenere competitivo il tessuto economico della regione. La costituzione dei Poli e degli Its ha tra gli obiettivo quello di promuovere e rafforzare le relazioni tra gli Istituti di istruzione secondaria superiore, centri di formazione professionale, Università, Centri di ricerca ed innovazione tecnologica, imprese, parti sociali ed enti locali
Il piano è accompagnato da valutazioni relative alle scelte da compiersi per quel che attiene il dimensionamento delle istituzioni scolastiche per il 2013/2014, in attuazione della delega che fu conferita dal Consiglio al Governo regionale con il quale lo si impegnava a rivedere, già a partire dall’imminente anno scolastico, il “Piano triennale di dimensionamento in funzione dell’applicazione della gradualità e della riorganizzazione complessiva dell’offerta formativa che tenesse conto delle peculiarità, vocazioni e attitudini economiche, produttive, culturali e sociali delle aree territoriali della Regione”.
“Si tratta di un atto politico di grande rilevanza – commenta l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti – che passerà ora all’esame degli Organi consiliari. Con esso viene ripensato l’impianto della rete scolastica regionale, approfondendo le ragioni specifiche che connotano le aree della regione, valorizzandone vocazioni e attitudini e organizzando intorno ad esse un’offerta formativa articolata e diffusa, imperniata su relazioni coerenti fra partenariato, enti locali, sodalizi culturali e sistema formativo, avendo come elemento di propulsione gli Istituti tecnici superiori, che rappresentano il vero dato di innovatività in grado di riorganizzare e finalizzare le reti della formazione e dell’istruzione in tutto il territorio regionale”.
Il piano mira a rispondere al crescente impoverimento di risorse pubbliche ricorrendo a moduli organizzativi che consentano di ottimizzare tutte le risorse e di riconnettere dentro una filiera le occasioni e le opportunità cui è chiamato, in connessione con l’Università di Basilicata, il sistema formativo regionale. “Occorre tenere presente – continua Viti – che mentre la scuola lucana, valendosi della collaborazione fra Regione, Ufficio Scolastico regionale, amministrazioni provinciali, Anci, forze sociali e imprenditoriali, si appresta a offrire uno straordinario contributo alla tenuta civile e sociale della Regione, è necessario uno sforzo di ripensamento del sistema istituzionale regionale su cui sta infierendo la politica di tagli e soppressioni deliberata dal Governo. Per queste ragioni – afferma l’assessore – è necessario che in pari tempo si dia luogo ad una riprogettazione del complesso delle autonomie locali e dei poteri ad esse conferiti, sicché il processo di riforma della scuola possa affidarsi a interlocuzioni solide e certe. La risposta alla proliferazione delle pluriclassi, all’emergenza degli omnicomprensivi, all’impoverimento delle risorse didattiche e scientifiche – conclude Viti – non potrebbe che venire dalla ricostruzione e dal rilancio di una scuola capace di riprendere organicamente e significativamente la sua funzione primaria di formare e di stabilire relazioni virtuose con il territorio e con le direttrici di sviluppo che vanno prendendo consistenza”.