Gdf Barletta: individuata una piantagione di marijuana. Sequestrate tremilatrecento piante e tratti in arresto tre responsabili
Si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) ed al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Barletta, appartenenti al Gruppo di Barletta, hanno individuato una piantagione di marijuana e tratto in arresto tre soggetti.
In particolare, all’esito di attività info-investigativa e di controllo del territorio i finanzieri hanno individuato, in agro del Comune di Barletta, in terreno occultato da canneto, due distinte aree, per complessive circa 2000 mq, dedicate alla coltivazione di marijuana, sorprendendo tre soggetti di nazionalità rumena (di cui uno con precedenti penali) intenti alle attività di irrigazione e manutenzione del terreno, i quali, nonostante un tentativo di fuga, venivano tratti in arresto dai militari.
Per la coltivazione della sostanza stupefacente il sito risultava dotato di motore di irrigazione e fornito di fotocamere con sensori di movimento per consentire la “vigilanza” da remoto.
La successiva attività ha consentito di accertare la presenza di 3.300 piante di marijuana, che sono state sottoposte a sequestro unitamente al materiale utilizzato per la coltivazione e i tre soggetti arrestati, così come disposto dal PM e successivamente convalidati dal GIP, per il reato di produzione di sostanze stupefacenti, di cui all’articolo 73 del D.P.R. nr. 309 del 1990.
Il sequestro operato risulta tra i più rilevanti della specie realizzato nel territorio.
Il costante e quotidiano impegno della Guardia di Finanza per contrastare i fenomeni illeciti ha permesso, ancora una volta, di prevenire l’immissione sul mercato di un considerevole quantitativo di stupefacente, la cui vendita al dettaglio avrebbe fruttato ingenti guadagni illeciti ai sodalizi criminali.
A seguito degli arresti, sono state avviate le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, finalizzate a verificare l’ipotesi, contestata allo stato, della sussistenza della circostanza aggravante della ingente quantità di stupefacente nonché ad identificare ulteriori concorrenti nel reato.