‘Gemellaggio a tavola’ per gli allievi dell’Unitre di Cancellara e Oppido Lucano
È proprio vero che ritrovarsi a tavola è l’occasione per intrecciare nuovi legami, scoprire affinità, gustare il piacere dello scambio di parole, di gesti, di cordialità. Esattamente questo è accaduto sabato scorso a Cancellara, dove i soci dell’Unitre si sono dati appuntamento con i soci dell’Unitre di Oppido Lucano per condividere un momento di sana convivialità. Ad accogliere il gruppo di Oppido – guidato da Padre Adelmo – il prof. Rocco Saracino, la Presidente Rosa Lioi, il sindaco Antonio Lo Re e una numerosa platea. Dopo i saluti e le presentazioni, tutti insieme hanno raggiunto la zona storica del paese alla scoperta di “tesori nascosti”. Prima tappa, la cappella di San Rocco, nota per il suo singolare orologio con una sola lancetta e un particolare meccanismo di ricarica. In seguito, un giro intorno al castello dove, tra storia e leggenda, Rocco Saracino – uno studente universitario – ha mirabilmente descritto le varie vicissitudini che hanno influito sulla “vita” del monumento. La Chiesa Madre, che custodisce un prezioso organo ligneo e il quadro della Madonna delle Grazie, è stata la tappa successiva. Di notevole attrazione per tutti, il percorso che conduce alla Chiesa di Santa Caterina D’Alessandria, fatto di casette raggruppate, gatti incuriositi e un intreccio di vicoli stretti e tortuosi, alternati ad archi e scalinate. La Chiesa, meglio conosciuta come “Cappella di Sant’Antonio”, ricca di pregevoli affreschi, è caratteristica per la sua campanella, pronta a suonare all’arrivo di un temporale per scongiurarne il pericolo. La Chiesa dell’Annunziata è stata la meta finale e Don Giuseppe, parroco di Cancellara, in segno di benvenuto, ha accolto gli ospiti facendo vistare loro l’intero complesso dell’Annunziata. Al termine della “lezione itinerante”, entrambi i gruppi si sono ritrovati di fronte ad una irresistibile tavola riccamente imbandita e la consumazione delle pietanze è stata scandita dalla condivisione delle rispettive esperienze dei presenti. Una buona occasione, dunque, per “conoscere e conoscersi, per stimarsi e scoprire non i difetti, ma i pregi di ciascuno”, come ha affermato Padre Adelmo all’inizio dell’incontro; un vero gemellaggio, svolto all’insegna della più spontanea cordialità e destinato sicuramente a rinnovarsi e consolidarsi.
Franca Caputo