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Gerardo Martino, nuovo tecnico del Barcellona, ha sangue lucano

tata martinoIl Barcellona 2013-14 ha un pò di sangue lucano. Gerardo Martino, meglio conosciuto come ‘El Tata’, è il nuovo allenatore del club catalano. Colui il quale dovrà cercare di far coesistere due fenomeni assoluti del calcio mondiale come Messi e Neymar. Ironia della sorte, Messi e Martino sono accomunati dal luogo di nascita, Rosario. E, come se non bastasse, il padre della ‘Pulce’, Jorge Messi, aveva un idolo calcistico, proprio Gerardo Martino, che con la maglia del Newell’s Old Boys ha giocato per 3 periodi (dal 1980 al 1990, dal 1991 al 1994 e nel 1995, collezionando 468 presenze nella Primera Division e ben 505 presenze in assoluto con la maglia rossonera, con 35 reti, diventando uno degli idoli della tifoseria ‘leprosa’).

El Tata (nemmeno il tecnico stesso sa bene il perché del nomignolo che gli è stato affibbiato, tant’è che anche suo figlio viene chiamato ‘Tatita’) ha sottoscritto un contratto di 3 anni con il club campione di Spagna. Martino arriverà nella città catalana nelle prossime ore, ma non si recherà a Monaco di Baviera, dove il Barcellona affronterà il Bayern Monaco campione d’Europa, in quella che è indubbiamente la gara del cuore di Pep Guardiola, capitano e anima del Barcellona negli anni ’90 e poi tecnico di quel giocattolo meraviglioso che è stato il Barça negli ultimi 5-6 anni. E’ il quarto allenatore argentino che siede sulla panchina azulgrana: i suoi predecessori hanno vinto sempre qualcosa: da Helenio Herrera (che ha guidato il Barça dal 1958 al 1960 e dal 1979 al 1981, con due campionati, una Coppa delle Fiere, due Coppe del Generalissimo); a Roque Olsen (dal 1965 al 1967, con la conquista della Coppa delle Fiere), sino al ‘Flaco’ Luis Cesar Menotti, arrivato sulle Ramblas nel marzo 1983 sino al termine del 1984, conquistando una Coppa del Re e una Supercoppa di Spagna.

Nello staff di Gerardo Martino, due suoi uomini di fiducia: Jorge Pautasso e Elvio Paolorroso. Martino, 50 anni, nato a Rosario, lascia il Newell’s Old Boys, la sua squadra del cuore, con la quale ha vinto gli ultimi due campionati argentini e che ha condotto sino alla semifinale della Coppa Libertadores, arrendendosi solo ai rigori contro l’Atletico Mineiro di Ronaldinho. Nel suo palmares, anche 4 titoli paraguaiani (3 col Club Libertad e uno con il Cerro Porteño) e un Mondiale di livello nel 2010 sulla panchina del Paraguay. Allievo di Marcelo ‘El Loco’ Bielsa, Martino cercherà di riproporre in Catalogna una filosofia di gioco simile a quella del primo Barça di Guardiola. Nelle sue vene scorre anche sangue lucano: i nonni del ‘Tata’, infatti, erano originari di Ripacandida, paesino di 1733 abitanti in provincia di Potenza. Ecco perché, da oggi, i successi del Barça parleranno anche lucano.

 

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