Gestione dei rifiuti, audizione del sindaco De Luca in II Ccp
Continuano gli approfondimenti in seconda Commissione consiliare permanente (Bilancio e Programmazione) presieduta da Gianni Rosa (Lb-Fdi) sullo stato di attuazione delle politiche regionali per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti. Ieri mattina è stato audito il sindaco della città di Potenza, Dario De Luca.
“Abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissi e con l’inizio del 2016 inizieremo la raccolta differenziata nei primi tre rioni della città”. Così ha esordito Dario De Luca il quale ha spiegato che dopo aver ottenuto il finanziamento regionale sono state espletate tutte le gare necessarie con la consegna del materiale occorrente, dagli automezzi ai cassetti condominiali, ai kit per i cittadini. Si inizierà con circa 5mila utenti fino a raggiungere, nell’arco del 2016, i 18mila previsti dal progetto Conai (Consorzio nazionale imballaggi). “Dal 16 novembre – ha precisato De Luca – abbiamo avviato una fase sperimentale attraverso un progetto promosso dal Comune di Potenza insieme a Legambiente e ‘Condomini ricicloni’ che si rivolge a circa 700 utenti per portare alla luce eventuali criticità cui la raccolta porta a porta può andare incontro e per rodare l’intero sistema”. Il sindaco di Potenza ha poi messo in luce la necessità che si porti a compimento l’intero processo, dalla raccolta allo smaltimento dei rifiuti. “Bisogna attivare le necessarie interlocuzioni con chi acquista i così detti rifiuti nobili (carta, cartone, plastica e vetro). Per lo smaltimento della frazione organica – ha precisato -, il Conai fa rilevare che i centri di compostaggio del meridione sono saturi per cui ci si dovrebbe rivolgere ai centri del nord Italia con un conseguente aggravio di costi. A tal proposito – ha aggiunto – stiamo valutando l’opportunità di dare concretezza a uno studio dell’Unibas che individua il depuratore delle acque di Potenza deputato al trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi. Il depuratore – ha spiegato – è fortemente sovradimensionato per i reflui che deve trattare e non ha sufficiente apporto di materiale organico. Secondo lo studio dell’ateneo lucano il depuratore delle acque di Potenza potrebbe trattare la frazione organica dei rifiuti solidi urbani di un bacino variabile fra 150 e 200 mila utenti. Con la realizzazione di un piccolo preimpianto (costo stimabile in uno o due milioni di euro) sarebbe possibile pretrattare la frazione organica. Questo trattamento consentirebbe ai gestori anaerobici di funzionare bene abbattendo in maniera significativa il volume della massa dei fanghi. In Veneto – ha affermato il sindaco di Potenza – questa buona pratica è già applicata. In tal modo – ha concluso – il costo del trattamento di questa frazione organica passerebbe dai 250 euro a tonnellate (trasporto e conferimento alla discarica) attuali a circa 50/60 euro a tonnellate, con un abbattimento della spesa del 70%.
Negli interventi dei consiglieri Giuzio (Pd), Mollica (Udc), Perrino (M5s) e Romaniello (Gm) è stato messa in evidenza la necessità di accelerare i processi virtuosi a valle della raccolta differenziata e di proseguire con le audizioni anche dei vertici di Acquedotto lucano e dell’Acta al fine di un più puntuale approfondimento della tematica.
Per quanto concerne l’Acta, il sindaco De Luca ha precisato che “esiste un problema di gestione dell’azienda. E’ in corso una proposta di modifica dello statuto dell’Acta tesa a sostituire il Consiglio di amministrazione con un amministratore unico scelto all’esterno. Occorre individuare una persona capace che sappia gestire al meglio l’azienda anche attraverso controlli capillari per ottenere una città più pulita e ridurre i costi che gravano sui cittadini”.
Ai lavori della Commissione hanno partecipato oltre al presidente Gianni Rosa (Lb-Fdi), i consiglieri Giuzio (Pd), Pietrantuono (Psi), Galante (Ri), Bradascio (Pp), Mollica (Udc), Perrino (M5s), Romaniello e Pace (Gm).