Gianni Leggieri (M5S): “L’ospedale di Venosa verrà riaperto”
La fase 2 ha dato fiato alle trombe di alcuni osservatori, spesso poco attenti e desiderosi solo di polemiche inutili. In questi giorni si susseguono dichiarazioni in merito al presente e al futuro dell’ospedale di Venosa. È bene fare chiarezza. La costante attenzione da parte mia verso il presidio sanitario della città oraziana è sotto gli occhi di tutti dal primo giorno dell’emergenza Coronavirus. Attenzione caratterizzata da una interlocuzione costante e trasparente con i soggetti decisori, Dipartimento regionale alla Salute e Direzione generale dello stesso Dipartimento, con un unico obiettivo: la tutela degli interessi della comunità venosina e del Vulture-Alto Bradano. I tanti retroscenisti che si sono scatenati in questi giorni hanno dimostrato superficialità ed arroganza. Le lezioncine di personaggi molto discutibili lasciano il tempo che trovano.
La riapertura dell’Ospedale di Venosa, dopo essere stato individuato come presidio Covid, non è una congettura, ma è stata messa nero su bianco su ben due documenti del Dirigente generale del Dipartimento Politiche della Persona, Dottor Ernesto Esposito, scritti a distanza di pochi giorni. Il primo provvedimento del 5 maggio scorso (Prot. N. 73407/13A2) dispone che “le strutture pubbliche regionali possano erogare le prestazioni sospese per effetto delle disposizioni regionali di specialistica ambulatoriale e di riabilitazione ambulatoriale a partire dal giorno 11.05.2020, in modo graduale e comunque in modo tale da completare l’offerta ambulatoriale entro la data del 01.06.2020”. In data 08.05.2020 (Prot. N. 76208/13A2), sempre il Dirigente generale Esposito, in merito alla ripresa dei ricoveri programmati, ha disposto che “le Aziende sanitarie devono provvedere gradualmente a riattivare tutte le procedure utili allo svolgimento e al recupero dei ricoveri programmati a partire dal 18 maggio 2020 e prevedendo comunque la piena attività di ricovero entro il 15 giugno 2020”. Nei provvedimenti del DG rientra anche l’Ospedale San Francesco di Venosa.
Parlano gli atti. Ovviamente vigilerò attentamente affinché alle disposizioni contenute nei documenti ufficiali corrispondano fatti concreti. L’ubbia di qualcuno, che ha sempre la mente rivolta al passato, non mi interessa come non interessa ai cittadini lucani, desiderosi di una sanità – tante volte umiliata negli ultimi anni – degna di questo nome.
Gianni Leggieri – Consigliere regionale M5S