Giannini inaugura impianto affinamento acque reflue di Acquaviva
L’assessore alle Opere Pubbliche, Giovanni Giannini, ha partecipato oggi all’inaugurazione dell’impianto di affinamento delle acque di Acquaviva delle Fonti (Ba), insieme al sindaco Davide Carlucci e ai rappresentanti del territorio.
“Stiamo proseguendo – ha detto Giannini – con le operazioni di creazione di una vera rete regionale per il riuso delle acque reflue. Questo consente sia un risparmio agli agricoltori, che possono contare anche su un’acqua con effetti fertilizzanti per la presenza di azoto, ma soprattutto il miglioramento dell’ambiente, perché ricarichiamo la falda impoverita dai prelievi dei pozzi. Inoltre queste acque possono essere usate per il lavaggio delle strade, per vari usi civili e per il raffreddamento di eventuali impianti industriali. Sono 70 i comuni pugliesi interessati e faremo ogni sforzo per proseguire sia nell’installazione di questi impianti che nella sperimentazione di altre attività”.
Di seguito, una scheda sull’opera inaugurata oggi:
Com’è noto, la Regione Puglia è da tempo impegnata, tra l’altro, nell’attivazione di tutte le iniziative, sia regolamentari che infrastrutturali, finalizzate al miglioramento del Servizio Idrico Integrato (SII) per usi civili, con particolare riferimento all’esercizio dei sistemi di recupero e riutilizzo in agricoltura delle acque reflue urbane depurate e provenienti dai depuratori civili pugliesi, gestiti dal Soggetto Gestore del Servizio Idrico Integrato – Acquedotto Pugliese SPA.
Pertanto, nell’ambito dell’utilizzo delle risorse comunitarie del PO FESR 2007/2013, è stato, tra l’altro, finanziato e realizzato l’intervento riguardante il “Riutilizzo a fini irrigui delle acque reflue affinate e licenziate dal depuratore a servizio dell’abitato di Acquaviva delle Fonti (BA)”, di importo pari ad 4.475.484 euro in favore del Soggetto Attuatore – Comune di Acquaviva delle Fonti (BA) e del Soggetto Gestore della rete di distribuzione irrigua – Cooperativa La Molignana.
L’impianto depurativo di Acquaviva delle Fonti (BA) è dimensionato per un carico massimo di circa 30.500 AE ed una portata media di 275,88 mc/ora, ovvero, 6.600 mc/giorno. Garantisce i valori limiti previsti della “Tabella 4”, come previsto dal Piano Tutela Acque Puglia. L’intervento ha previsto, tra l’altro, la realizzazione della stazione di affinamento all’interno dell’impianto di depurazione per restituire, attraverso la debatterizzazione a raggi UV, un effluente idoneo al riutilizzo in agricoltura, ovvero, conforme ai requisiti chimico-fisici e microbiologici..
L’impianto di affinamento è dimensionato per trattare una portata media equalizzata di 6.720 m3/giorno, pari a circa 280 m3/h, superiore anche alla capacità del depuratore e alla sua portata di esercizio: infatti, può arrivare a trattare efficacemente una portata di 7.200 m3/giorno. In particolare l’acqua che viene depurata dalla stazione di affinamento è successivamente inviata, attraverso una stazione di sollevamento, alla vasca principale di raccolta che ha una capacità pari a da 200 mc.
Dopodichè viene collettata alle 4 vasche di accumulo dei vari comprensori irrigui gestiti dalla Cooperativa La Molignana (“Santa Croce”, “Molignana-Filippone”, “Via vecchia Bari” e “Borgo”), in modo che all’interno di ciascuna vasca di accumulo (ogni singola vasca ha una capacita di circa 800 mc) essa possa essere miscelata eventualmente nei casi di maggior fabbisogno anche con l’acqua grezza emunta dal pozzo che era a servizio del singolo comprensorio irriguo.
I pozzi che erano annessi ai singoli comprensori irrigui hanno una profondità media che varia tra i 500 ed i 700 metri dal piano campagna.Degli undici comprensori irrigui esistenti e gestiti dalla Cooperativa la Molignana, sono stati interessati dall’intervento in parola, i primi quattro comprensori per una estensione totale di circa 162 ettari su 440 ettari totali, per uno sviluppo di rete idrica pari a circa 10 km.
Nel periodo di non utilizzo della risorsa idrica affinata, l’alimentazione alla vasca di rilancio delle acque da distribuire in agricoltura viene chiusa e le acque dunque confluiscono al recapito finale del depuratore, previsto dal Piano Tutela Acque, ovvero, il “Torrente Baronale – Affluente Lama Picone”. Il Comune di Acquaviva delle Fonti e la Cooperativa agricola “La Molignana” hanno sottoscritto apposita convenzione, con la quale il Comune, proprietario delle infrastrutture realizzate con il finanziamento comunitario, affida senza oneri alla Cooperativa la gestione delle opere così come realizzate ai fini dell’uso della acqua reflua affinata nei Comprensori irrigui denominati “Santa Croce”, “Via vecchia Bari”, “Molignana – Filippone” e “Borgo”.
L’acqua reflua affinata e recuperata è conferita dall’Acquedotto Pugliese SpA alla cooperativa La Molignana senza oneri a carico di quest’ultima. La stima conservativa dei costi di gestione della sezione di affinamento è stata effettuata dal Gestore dell’impianto (AQP SPA) ed è risultata pari a 0,23 €/m3 per l’intera stagione irrigua a carico della tariffa. In definitiva l’intervento consentirà di raggiungere i seguenti obiettivi :
– Utilizzo di risorse idriche meno pregiate per usi compatibili;
– Salvaguardia della falda con una riduzione dei prelievi dalle acque sotterranee;
– Benefici derivanti dal “non scarico” con conseguente riduzione dell’impatto ambientale sul recapito finale;
– Contenimento dei costi per gli agricoltori attraverso la riduzione dell’utilizzo di fertilizzanti chimici nella produzione agricola e il consumo di energia elettrica per l’emungimento dell’acqua di falda che passa da 18 euro per ora a 8 euro per ora;
– Riappropriazione del territorio attraverso il recupero di aree a notevole valenza ambientale (lame, aree umide…);
– Riattivazione dei processi naturali di autodepurazione e di ricarica indiretta della falda.